Sassaiola alla Tav: il video sui social smaschera i vandali
È finito negli uffici della Procura della Repubblica, ordinaria e dei minorenni, il pomeriggio di bravate di un gruppo di ragazzini di Mazzano, Calcinato e Montichiari. Con una indagine durata poco meno di un mese infatti i carabinieri che fanno capo alle compagnie di Desenzano e Brescia hanno individuato i giovanissimi che il 15 novembre scorso avevano fatto il tiro a bersaglio, utilizzando delle grosse pietre, con gli escavatori del cantiere Tav di Calcinato e che poi avevano incendiato il motore di uno dei mezzi utilizzando del gasolio.
Si tratta di un 20enne, due 18enni, un 15enne e un 14enne: tutti italiani, studenti e sino a prima dell’episodio finito al centro dell’indagine dei carabinieri incensurati. La prima preoccupazione dei militari dell’Arma era quella di capire se si fosse trattato di un sabotaggio di matrice anarchica o comunque politica, se ancora ci fossero dei collegamenti con i cantieri, le aziende che ci lavorano oppure se ci potessero essere delle ragioni nelle intricate questioni degli espropri dei terreni sui quali sta nascendo l’opera.
Per questo le indagini si sono mosse immediatamente in tutte le direzioni e hanno interessato numerosi reparti. La dritta giusta è arrivata però dall’attività sul territorio delle stazioni di Calcinato e Mazzano che hanno raccolto le voci di paese e scoperto come tra i giovanissimi si parlasse della bravata di un gruppo di coetanei. Una vicenda slegata dunque da contorni politici.
La conferma è arrivata poco dopo, convocando alcuni ragazzi in caserma, e incrociando i dati di numerosi profili social. In questo modo sono emerse le immagini del tiro al bersaglio e il cerchio si è chiuso. Alcune delle persone che avevano visto i ragazzi allontanarsi li hanno poi riconosciuti nei fascicoli fotografici e anche grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza. I carabinieri hanno dunque denunciato tutti i ragazzi, maggiorenni e minorenni, per danneggiamento e i fascicoli sono passati all’autorità giudiziaria. Lascia l’amaro in bocca l’esito delle indagini: ragazzi del paese che si sono trasformati in vandali per noia.P.B.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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