Sarah Jane: «Diventare grandi grazie ai sogni fatti da bambini»

La speaker di Radio Deejay sarà a Brescia ospite del work shop Smart Future Academy
Sarah Jane Ranieri
Sarah Jane Ranieri
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Una voce con il sorriso. Entrambi appartengono a Sarah Jane Ranieri, 39enne speaker di Deejay. E se le note della sua parlata abbiamo imparato a riconoscerle, grazie a Smart Future Academy, la due giorni di orientamento (il 29 e 30 aprile al Palabanco di Brescia) dedicata a chi deve disegnare il proprio futuro, potremo prendere confidenza anche con i suoi lineamenti. Sarah Jane sarà uno dei 21 ospiti del work shop organizzato a Brescia.

Dal volo a Volo. L’ex assistente di volo arrivata a Radio Deejay dopo una telefonata al Volo del Mattino in cui Fabio le consigliava di fare radio - Wikipedia dixit - racconterà la sua parabola professionale ai ragazzi in cerca di una destinazione professionale. «Sono una persona molto emotiva, che si sintonizza su chi ha davanti - racconta con quell’inconfondibile accento romano -, sarò a disposizione di chi avrò il piacere di incontrare e spero di essere utile raccontando la mia storia». La scelta degli organizzatori è caduta su di lei non a caso, visto il suo inusuale percorso che le ha permesso di centrare quella che è sempre stata la sua grande passione.

Dj-television e il registratore. «Da piccola tornata da scuola ero letteralmente stregata da Dj television (la trasmissione cult degli anni ’80 ideata da Cecchetto che mandava in onda i video musicali, ndr) - racconta - la guardavo e cercavo di imitare chi, di volta in volta, si susseguiva nella programmazione, da Linus a Jerry Scotti, da Fiorello a Nikki, Amadeus, Jovanotti e Albertino. Giravo per casa con un registratorino su cui incidevo la mia voce. Ricordo che odiavo riascoltarmi, ma non riuscivo a rinunciare». Con un simile background sembrò ad una 14enne Sarah Jane un segno del destino quel suo incontro a Lavinio (una versione in miniatura dell’Aquafan di Riccione) con Amadeus che in veste di dj si ritrovò a rispondere alla fatidica domanda: come si fa a lavorare in radio? Lui come un oracolo rispose: «Prima studia e poi insegui il tuo sogno». «E fu così» racconta Sarah Jane.

Libri e tenacia. «Per capire che cosa volessi davvero per me sono stati fondamentali gli studi classici - continua la speaker -. I libri, la letteratura e le interrogazioni. Poi la tenacia, a 14 anni avevo già deciso cosa sarei diventata da grande e non ho mai perso di vista l'obiettivo».
 

Consigli? «Ascoltare la propria voce: dentro di noi si esprime, parla, anche se spesso non la ascoltiamo, troppi fattori ci condizionano facendoci desistere. Il mio consiglio poi è non smettere di osare: una volta che si ha l’intuizione bisogna poi avere il coraggio di metterla in pratica. Infine può essere utile mettersi in competizione non tanto con gli altri ma con se stessi. Per me, ad esempio è importante non sentirmi mai arrivata, ma avere grinta, curiosità e desiderio di cercare sempre nuove cose». 
Fare del bene. A che cosa non dovrebbe rinunciare chi oggi ha 18 anni? «Un periodo all’estero, un’esperienza lavorativa, anche breve che sia formativa e che faccia capire cosa voglia dire essere autonomi, e del volontariato: fare del bene agli altri è il miglior modo per crescere e conoscere noi stessi».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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