Sara, una mamma alla ricerca della felicità

La 34enne falciata da un'auto mentre aspettava il verde al semaforo pedonale era tornata nel quartiere di San Bartolomeo da un paio d'anni
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La ricerca della felicità si è interrotta su un marciapiede di via Tirandi. Si è fermata lì, per una serie incredibile di eventi che hanno stroncato la vita di Sara Chicco a una manciata di metri dalla casa in cui era cresciuta e in cui era tornata da un paio d’anni, dopo un matrimonio finito.

Nel quartiere di San Bartolomeo parlano in pochi, perché Sara, 34enne mamma di una ragazzina di 13 anni, era una donna estremamente riservata. Una vita di fatiche, la sua. Una vita fatta anche di impegni e sacrifici già durante l’adolescenza. Finite le medie aveva subito cercato qualche lavoretto per essere indipendente e aiutare la famiglia. Poi, intorno ai vent’anni, l’inaspettata gioia della gravidanza.

La vita di Sara si riempiva pian piano, con la nascita della bimba prima e con il matrimonio poi, un’unione che l’ha portata via dal quartiere in cui era cresciuta per iniziare un nuovo cammino a Buffalora. Un’unione non facile, chiusa qualche anno fa. Lei sola era tornata a San Bartolomeo, mentre la figlia era rimasta col papà e con i nonni. 

Così era tornata nel quartiere dove da sempre vivono i genitori, pure loro riservatissimi, al punto che tra le vie del caseggiato nato prima degli anni Settanta, dove è evidente il passaggio del tempo sui volti degli edifici e di chi li abita, e dove le nuvole ieri gettavano un’ombra di tristezza ancor più pesante del solito, in pochi riuscivano a ricostruire la vita di Sara.

Tante difficoltà per lei, ma una certezza: l’ottimismo. La fiducia nel futuro, la forza di rimboccarsi le maniche sempre e comunque, non solo per lei, non solo per i genitori, ma soprattutto per la figlia tredicenne. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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