Santa Giulia e Pinacoteca riaprono sulle note del Silenzio
Ripartire sulle note del Silenzio, ricordando chi non c’è più e rendendo omaggio a chi ha perso la vita per il Covid-19. Dopo 74 giorni di chiusura hanno riaperto al pubblico il Museo di Santa Giulia e la Pinacoteca Tosio Martinengo. Nel giardino del museo le note suonate da alcuni componenti della banda cittadina Isidoro Capitanio hanno emozionato il consiglio di Fondazione Brescia Musei, che ha voluto essere presente a testimoniare il valore della cerimonia, che è stata trasmessa in diretta su Teletutto.
Una riapertura con modalità diverse e nuove, con prenotazione obbligatoria, per visite contingentate per numero di persone e gratuite. Oltre al Silenzio, i musicisti hanno eseguito «Sarabanda», nell’arrangiamento originale di Sergio Negretti, e un «Gioia» di Georg Friedrich Handel, quale segno benaugurante per il futuro. «In questo luogo vogliamo ricordare in modo particolare alcune persone da molto tempo vicine al nostro patrimonio e alla continua opera di animazione culturale - ha detto la presidente di Fondazione Brescia Musei, Francesca Bazoli - e in particolare Maria Luisa Barozzi Stefani, Germano Celant, Pierangelo Gramignola, Annamaria Magri e Carlo Valli, insieme naturalmente ai tanti cittadini innamorati dei nostri Musei e che non sono più con noi».
Emozione anche nelle parole del direttore di Fondazione Brescia Musei Stefano Karadjov che ha salutato, insieme all’assessore alla Cultura del Comune di Brescia, Laura Castelletti, i primi visitatori tornati al museo. «Anche durante il lockdown - è stato sottolineato - i musei della città, seppur virtualmente, hanno mantenuto vivo il con contatto con i cittadini e tutti gli appassionati d’arte. Da stasera però, rianimandosi, sono nuovamente espressione vera e grande della vitalità creativa secolare della città, manifestata dalle sue meravigliose opere».
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