Sanità: meno liste d'attesa, più trasparenza

Sono le principali linee di lavoro su cui Regione Lombardia intende impegnarsi da subito
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Una nuova riforma della sanità lombarda attraverso la rivisitazione della legge 33 (con l'elaborazione di una proposta di legge già entro luglio); un "segnale forte" sulle liste d'attesa, che sono ulteriormente da ridurre; la rimodulazione dei ticket; il riordino della rete di offerta; un'attenzione particolare da dedicare alla cronicità, all'uniformità degli standard e alla prevenzione. Sono queste le principali linee di lavoro su cui Regione Lombardia intende impegnarsi da subito (con una serie di azioni da realizzare nei primi cento giorni) nel campo della sanità.

Le hanno annunciate e spiegate martedì pomeriggio il presidente della Regione e il vice presidente e assessore alla Salute, incontrando a Palazzo Lombardia i direttori generali della Asl e degli ospedali.

Proprio per iniziare da subito a dare segnali concreti per realizzare quel programma che i cittadini hanno votato, nasceranno a brevissimo, come ha annunciato il vice presidente e assessore alla Salute, quattro Gruppi di approfondimento tecnico, con la partecipazione dei direttori generali di Asl e ospedali ("che sono quelli che conoscono meglio le problematiche del territorio") dedicati a: riordino delle reti di offerta; rimodulazione dei ticket; cronicità, Creg e medici di famiglia; uniformità degli standard su costi, personale e modalità degli acquisti.

"Altro impegno sempre per i primi cento giorni - ha aggiunto l'assessore alla Salute - riguarda l'avvio del riordino delle reti di alta specialità, sulla base della delibera approvata lo scorso 28 dicembre, che fissava gli standard minimi per le varie strutture. Non si tratta di ridurre, ma solo di trasformare i servizi a seconda dei bisogni.
Non è pensabile mantenere aperte strutture che fanno 1, 4 o 7 procedure in un anno".

Sul capitolo delle liste d'attesa, il vice presidente ha sottolineato la necessità di dare "un segnale forte". Regione Lombardia mette in campo 25 milioni di euro per finanziare progetti in questo ambito, perché "è necessario dare servizi in tempi certi e brevi".

 

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