Sana: «Nessuno ha testimoniato contro di noi»

Nel dispositivo la stessa deposizione per padre, madre e fratello
Sana Cheema  © www.giornaledibrescia.it
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Nelle quaranta pagine del dispositivo della sentenza, pronunciata alla Corte di Gujrat giovedì scorso e protocollate sabato, sono contenuti i passaggi che hanno portato all’assoluzione dall’accusa di aver ucciso la figlia venticinquenne Sana Cheema «per mancanza di prove certe». Pagine in cui sono riportate le deposizioni del padre Ghulam Mustafa, della madre Nargis Tahira e del fratello Adnan Cheema.

La famiglia della giovane sostiene di essere stata ricattata e che la ragazza avesse già un biglietto aereo per l'Italia.

 

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