San Silvestro, notte di fuochi (e di fuoco per i Vvf)
La notte di S. Silvestro è all’insegna dell’allegria, si sa. Così porta con sé cenoni, veglie di festa e tanti auspici per i 12 mesi a venire. Ma tra botti ed esuberanze, a lievitare sono anche i numeri delle emergenze che chiamano all'opera i Vigili del fuoco.
«É proprio una notte di fuoco» chiosa il comandante dei Vvf bresciani, ing. Agatino Carrolo. «L’ultima notte di S. Silvestro, tra le 20 del 31 dicembre e le 8 del 1° gennaio, ha imposto ben 70 interventi, di ogni tipo: incendi tetto e auto o soccorso a persone», senza contare le fiamme - si disse forse originate da un petardo - che devastarono albero di Natale e impianti del Veglione di piazza Vittoria. E ingenti sono proprio i rischi derivanti dall'uso improprio o imprudente di fuochi d'artificio e petardi (se non addirittura di scacciacani).
Meglio allora attenersi a scrupolose indicazioni (oltre che al regolamento di polizia urbana, che ad esempio a Brescia, vieta l'accensione di petardi e simili su suolo pubblico): «Chi intende accendere fuochi - spiega Carrolo - deve premunirsi di apposita autorizzazione da parte dell'autorità competente. L'accensione poi dei cosiddetti minuti fuochi - petardi e affini, ndr - dev'essere accompagnata da prudenza, diligenza, perizia e osservanza delle norme vigenti. Anzitutto occorre accertarsi che il petardo sia munito di marchio "CE" e attenersi alle indicazioni riportate sulle confezioni nell'accendere i fuochi».
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