#salviamoElisa: come entrare nel registro dei donatori di midollo
La storia di Elisa ha fatto pensare. E in molti hanno scelto di farsi tipizzare per aiutare la bimba di tre anni, altri hanno chiesto come si fa. «Sono stati già individuati alcuni donatari potenzialmente compatibili e altri sono in fase di studio – ha fatto sapere l’ospedale – ma si cerca ancora per trovare una persona con la massima compatibilità».
L’iter è semplice: bisogna chiamare l’Admo di Brescia (il lunedì e il venerdì dalle 9.30 alle 11.30 e il martedì dalle 18.30 alle 20, allo 030 3995474) e prendere appuntamento. «Tutti possono partecipare – spiega Juri Senici, coordinatore per Brescia dell’Admo - purchè abbiano tra i 18 e i 35 anni». Si resta poi donatori fino a 55 anni.
Un medico verifica lo stato di salute e se il potenziale donatore viene dichiarato idoneo si passa al prelievo di sangue che nel Bresciano si fa all’Avis provinciale. A questo punto si entra nel registro italiano che è inserito in quello internazionale.
«Solo se c’è una compatibilità si viene ricontattati e viene chiesta la disponibilità a donare – spiega Senici – se la risposta è positiva non si deve andare nel luogo dove è il malato, ma il prelievo viene effettuato agli Spedali Civili».
Sono due i tipi di prelievo: il classico in anestesia totale, dalle creste iliache, oppure attraverso aferesi (una sorta di trasfusione).
«È importante sapere – sottolinea Senici – che chi ora si fa tipizzare per aiutare Elisa potrebbe in futuro essere chiamato per aiutare un altro malato che comunque resta anonimo».
Sono migliaia i malati nel mondo e molti sono bimbi: è importante che ci sia il maggior numero di persone tipizzate perché questo vuol dire aver la possibilità di curare più persone: «Il 60% dei malati – continua Senici – purtroppo non trova il donatore: la compatibilità è 1 a 100mila».
Per chi fosse interessato ad avvicinarsi di più al mondo della donazione di midollo ogni anno l’Admo organizza la «Giornata del dono» che si svolgerà il 20 gennaio 2018 a Esine.
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