Saldi: da oggi, dopo mail e messaggi, si parte davvero
A luminarie ormai quasi spente, la scritta «Buon Natale» si trasforma in «Saldi». Oggi l’inizio ufficiale - è la data stabilita in quasi tutte le regioni italiane, fatta eccezione per Basilicata (2), Valle d’Aosta (3) e Sicilia (6) -, ma sono già partiti gli inventari per i negozianti e i giri di ricognizione per i potenziali acquirenti.
«Approfittiamo di questi giorni più calmi per guardarci intorno e confrontare i prezzi», spiegano due signore a passeggio per le vie del centro storico. Ma c’è chi dei ribassi ha già usufruito: «Ormai non ha più molto senso parlare di saldi - commenta la proprietaria di un negozio di abbigliamento in corso Palestro -. Le promozioni ci sono tutto l’anno e gli sconti non si limitano ai mesi di gennaio e agosto». Scettica anche la responsabile di Max Mara, qualche metro più avanti: «Non appoggiamo la politica dei saldi, metà collezione non sarà scontata».
Nella stessa via, parla uno dei gestori di Five: «Ci aspettiamo un andamento simile allo scorso anno, proporremo ribassi al 20 e al 40%». Sisley (corso Zanardelli) ha invece già iniziato gli sconti, così come Primoda (corso Magenta), su cui campeggia un manifesto enorme con la scritta: «Svuota tutto fino all’80%».
Offerte anche da Coin, soprattutto al reparto casa, mentre Intimissimi abbasserà i prezzi di alcuni capi del 30 e del 50%, ma solo a partire da domani: «La gente vorrebbe sempre tutto in saldo - ridono le commesse -, tuttavia anche nel periodo natalizio gli acquisti sono andati bene».
Situazione simile al centro commerciale Freccia Rossa, dove accanto alle ormai sbiadite «idee regalo» iniziano a comparire cifre e percentuali precedute dal segno meno. «Sono partiti gli sconti», annuncia sorridendo la commessa di Accesorize. E, poco più in là, sulla vetrina di un negozio di scarpe si legge: «Perché aspettare gennaio? 50 motivi per anticipare i tuoi vantaggi. Esclusiva carta club».
Le fidelity card aprono infatti il capitolo «saldi privati»: diversi esercizi commerciali hanno iniziato già prima di Natale a inviare sms e mail, invitando i clienti registrati a usufruire degli sconti prima del 5 gennaio. «Li abbiamo ricevuti - hanno risposto i passanti intervistati davanti alle vetrine -, ma sono più che altro una scocciatura». Saldi sì, saldi no, è comunque fondamentale prestare attenzione al reale vantaggio degli acquisti.
Ecco alcune regole per evitare imbrogli e trabocchetti. Numero uno, conservare lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare, il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso. Se il cambio non è possibile, ad esempio perché il prodotto è esaurito, il cliente ha diritto alla restituzione del denaro (non a un buono) entro due mesi dall’acquisto. La merce in saldo deve inoltre essere solo quella di fine stagione e sul cartellino devono comparire sia il prezzo iniziale sia quello ribassato.
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