Rum e sambuca «contraffatti», 49mila litri sotto sequestro
Quarantacinque cisterne e 6.581 bottiglie sequestrate, assieme a 13.220 etichette e circa 49.000 litri di rum e sambuca. Tutto finito - a poco più di due settimane dal precedente sequestro di grappa e whisky - finito nel mirino di Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane.
I militari del Nucleo di Polizia Tributaria delle Fiamme gialle di Brescia e personale dell'area Antifrode delle Dogane sono tornati a far visita ad un operatore economico nel settore della produzione e commercializzazione di bevande alcoliche - non è stato reso noto il nome - e hanno individuato nuove irregolarità negli alcolici finiti sotto sequestro preventivo per ordine del gip, sulla scorta degli approfondimenti svolti dal Laboratorio Chimico delle Dogane di Torino.
Sei i differenti prodotti commercializzati finiti nel mirino degli investigatori di GdF e Dogane. In particolare, la sambuca presentava un tasso di anetolo inferiore a quanto previsto dalla normativa europea e il rum non risultava esclusivamente prodotto con alcool etilico ricavato dalla canna da zucchero.
Di qui l'accusa di frode in commercio in capo ai ai rappresentanti dei due depositi fiscali (italiano e spagnolo) coinvolti nell’indagine, oltre che al chimico di quello italiano.
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