Rubata dal deposito giudiziario l’auto ritrovata nel lago

La vettura rinvenuta al Parco delle cave era già stata sequestrata dai carabinieri
RUBATA...DUE VOLTE
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Rubata, sequestrata, rubata un’altra volta e poi gettata in un laghetto dove è stata notata, dopo settimane, solo grazie all’abbassamento dei livelli delle acque dovuto alla siccità. Sempre con targhe diverse, trafugate di volta in volta in diverse località della provincia. È un giallo probabilmente destinato a restare tale quello della Volvo S60 che il 22 marzo è stata recuperata dai Vigili del fuoco e dalla Polizia locale di Brescia nel laghetto del Parco delle cave dopo che alcuni sportivi impegnati con le canoe l’avevano notata sotto il pelo dell’acqua.

Le indagini sul numero di telaio infatti hanno aggiunto un tassello significativo al mosaico della sua storia recente, ma non sono ancora riuscite a chiarire cosa sia successo da quando è stata rubata, nel settembre del 2018, a quando è stata ripescata. Il dettaglio emerso nelle scorse ore infatti colloca la vettura sul lago di Garda, pochi giorni dopo il primo furto, avvenuto ai danni del suo legittimo proprietario nel Milanese.

I carabinieri di Desenzano infatti hanno controllato l’automobile e, scoprendo che era rubata e che le erano state sostituite le targhe, l’ha posta sotto sequestro e poi lasciata in un deposito giudiziario in attesa di espletare tutti gli accertamenti. Quella stessa notte la vettura è stata rubata dal deposito ed è sparita dalla circolazione fino a quando non è riemersa, con targhe ancora diverse, dal laghetto a fine marzo. Gli interrogativi si moltiplicano. Cosa c’era sulla vettura di così scottante da spingere qualcuno a recuperarla compiendo un’effrazione in un deposito giudiziario? Droga? Armi? Oppure documenti che avrebbero provato traffici illeciti? L’acqua e il fango che hanno invaso l’abitacolo per diverse settimane hanno cancellato numerose delle tracce. Le indagini comunque non si sono fermate.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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