Rsa e vaccino anti-Covid, «falso allarme» per la bassa adesione
In un anno segnato da fin troppe emergenze, almeno un allarme rientra. Quello che avevano suscitato le dichiarazioni del direttore generale di Ats Brescia, Claudio Sileo, che proprio ieri aveva manifestato la preoccupazione per una scarsa adesione degli operatori delle Rsa bresciane al piano di vaccinazioni anti-Covid, che è al momento gratuito ma non obbligatorio per tutti i cittadini, ma che specie in ambienti ad alto rischio di contagio con un'utenza per sua stessa natura esposta come le case di riposo poteva costituite un problema non da poco.
Sileo aveva dichiarato che solo il 20% degli operatori aveva dato il proprio consenso alla vaccinazione. Un dato molto basso, tanto più che si parla di una categoria tra le primissime (assieme ad over 80 e operatori delle altre strutture sanitarie) alle quali è rivolta la campagna vaccinale.
Proprio questa sera, però, lo stesso Sileo è intervenuto al Tg1: la questione, infatti, ha avuto nel frattempo vasta eco a livello nazionale, al punto da indurre tra gli altri Maria Pia Garavaglia a lanciare un appello agli ex ministri della Salute affinché si facessero promotori di un invito alla vaccinazione rivolto anzitutto a chi è più esposto, come appunto gli operatori delle Rsa.
Sileo, ai microfoni della Rai, ha chiarito il quadro, spiegando che quel 20% che lo aveva fatto saltare sulla sedia era in realtà l'indicazione fornita dall'associazione delle Rsa, da ricondurre tuttavia, a quanto poi emerso col passare delle ore, a una situazione contingente e già superata. La concomitanza delle ferie natalizie di molti addetti delle Rsa e la mancata ricezione dei moduli per la vaccinazione aveva ingenerato la percezione di una diffusa defezione. Il dato provvisorio, a poche ore dalle precedenti dichiarazioni, invece, è già oltre il 50%.
«C'è stata evidentemente la possibilità di approfondire aspetti tecnici - ha poi aggiunto Sileo all'Ansa - che hanno dimostrato che il vaccino è molto efficace. Sta quindi passando un messaggio molto positivo, di responsabilità professionale, deontologica, etica e civica perchè ogni operatore delle Rsa è anche un cittadino»
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