Roncadelle sempre più patria di centri commerciali

Lavori al centro Ikea, grande il doppio delle Rondinelle e il triplo del Freccia Rossa. Ma la battaglia in tribunale non è finita.
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Le ruspe sono arrivate, il cantiere è partito. Tutto come da programma. Il cammino, che porterà a gennaio 2016 all’apertura del centro commerciale realizzato dall’Ikea, è iniziato.

In realtà gli operai stanno lavorando a un precantiere: prima di porre le basi della nuova struttura si devono togliere le fondamenta del progetto precedente fermo dal 2007, e naufragato a favore di quello di Inter Ikea center group. A inizio 2015 si poserà la prima pietra di un gigantesco centro commerciale da 100 milioni di euro: 55mila metri quadrati (85mila se si considera anche il negozio Ikea), sarà disposto su due piani e potrà ospitare fino a 170 negozi tra i quali anche un ipermercato per l’alimentare, e un’area parcheggi da 4.500 posti.

Il colosso svedese punta a realizzare un centro commerciale «family friendly», ossia progettato per accogliere le famiglie in un ambiente sicuro e confortevole, dove i bambini abbiano a disposizione spazi ricreativi. Sarà grande tre volte il Freccia Rossa, il doppio delle Rondinelle. Dati che confermano quanto Roncadelle sia sempre più la patria dei centri commerciali: con le nuove superfici si raggiungono i 160mila metri quadri, 16 per ogni abitante. I pratica, dieci volte la media regionale. 

Non a caso il centro le Rondinelle,  gigante da 6 milioni di clienti che sorge a solo un chilometro di distanza dall’Ikea, da tempo è sul piede di guerra contro la nuova struttura. La crisi si fa pesantemente sentire, l’arrivo poi di un ennesimo concorrente, che metterà in campo grandi offerte soprattutto all’inizio, rischia di intaccare non poco l’affluenza. Con ripercussioni che potrebbero diventare pesantissime.

Anche perché nel nuovo centro commerciale, a differenza di quanto prospettato inizialmente, troverà spazio anche un market alimentare. Uno scontro che per ora si è combattuto a suon di carte bollate: dal Tar nel luglio del 2013 è arrivato il via libera al progetto. Con una sentenza di ben 34 pagine il Tribunale amministrativo di Brescia aveva infatti rimandato al mittente il ricorso di Auchan/Paris Bas e del consorzio le Rondinelle. Oggetto del contendere l’annullamento delle autorizzazioni a costruire rilasciate dal Comune di Roncadelle perché ritenute illegittime, ossia fondate su un accorpamento con precedenti licenze decadute e su una destinazione commerciale oggetto di una pianificazione attuativa correlata alla procedura di rilascio del nullaosta commerciale in contrasto con lo strumento urbanistico allora (2008) vigente.

Ora si attende la decisione del Consiglio di Stato, ma l’Ikea, con l’avvio dei lavori, non sembra preoccupata. Con buona pace anche dei negozianti locali, che dopo aver sollevato più volte le barricate contro il megacentro commerciale ormai sembrano rassegnati all’inevitabile. Dal canto suo il Comune ha sempre respinto gli attacchi.

Da un lato spiegando che il Piano integrato dell’intervento è stato approvato per la prima volta nel 2003, con il parere favorevole di Regione e Provincia, e riguarda un’area edificabile dal 1987 e già compromessa dal punto di vista ambientale: in quella zona un tempo c’era la discarica ex Atb e la Ferrometalli Safem. Dall’altro sottolineando i benefici per il paese: oltre a versare 800mila euro al Comune, il lottizzante porterà sempre nelle casse pubbliche 200mila euro l’anno per tutta la vita del centro. Infine il fronte occupazionale: a regime la nuova struttura darà lavoro a circa 800 persone.

Francesco Alberti

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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