Rogo al Magazzino 47, la condanna di Del Bono: «È inaccettabile»

Il sindaco condanna quanto avvenuto nella notte al centro sociale. Numerosi gli attestati di solidarietà arrivati al Magazzino 47
Il centro sociale Magazzino 47 - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
Il centro sociale Magazzino 47 - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
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«Un gesto inaccettabile, che condanno con fermezza». Così il sindaco Emilio Del Bono commenta i fatti accaduti nella notte al Magazzino 47 di via Industriale. 

«Sono certo - continua Del Bono - che le forze dell'ordine sapranno individuare i responsabili di quanto accaduto e che questi saranno chiamati a rispondere davanti alla legge. Invito tutti a mantenere il confronto democratico che da tempo caratterizza la nostra città. Brescia, come sempre ha saputo fare, deve rifiutare derive che possono solo ledere la convivenza sociale e respingere i tentativi di chi sta cercando di innescare una spirale di violenza».

La reazione del primo cittadino arriva in una giornata in cui si sommano gli attestati di solidarietà al centro sociale, teatro nella notte di un rogo doloso. Nel corso della giornata sono numerose le persone arrivate in via Industriale per portare la loro solidarietà agli attivisti del centro sociale. Una lunga processione fatta da persone comuni, impegnate nel sociale e nella politica, e anche esponenti di partiti. 

Nel pomeriggio sono arrivati tra gli altri il deputato Pippo Civati, Laura Parmigiani e Luca Trentini, in rappresentanza di Liberi e Uguali

 

Pippo Civati al Magazzino 47 - Foto © www.giornaledibrescia.it
Pippo Civati al Magazzino 47 - Foto © www.giornaledibrescia.it

 

«Esprimo la nostra solidarietà al Magazzino 47 - aveva dichiarato in mattinata Civati - e la preoccupazione per il continuo ripetersi di questi episodi, a centinaia, tra pestaggi, violenze di strada, intimidazioni da parte di chi predica odio e lo pratica, in perfetta coerenza con l'apologia del fascismo che la nostra Costituzione vieta esplicitamente e che la Repubblica dovrebbe far rispettare. Il ministro dell'Interno ieri sera in tv spiegava che va messo in atto un "percorso" di "tranquilla fermezza": per ora abbiamo visto molta che - loro sì - si stanno strutturando in un "percorso" che prevede una vera escalation di violenza che rischia di diventare incontenibile».

Il deputato Luigi Lacquaniti, candidato alle Regionali per Lombardia Progressista, ha voluto condannare «con forza questa azione infame, degna del peggior squadrismo neofascista». 

 

La stanza incendiata al Magazzino 47 - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
La stanza incendiata al Magazzino 47 - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it

 

Solidarietà è stata espressa anche dai rappresentanti bresciani del Pd, a partire dal segretario provinciale Michele Orlando e da quello cittadino Giorgio De Martin. 

«È evidente che ci sono forze che mirano a rendere la campagna elettorale violenta - scrivono in un comunicato -. Noi non ci arrendiamo e non vi facciamio intimorire dai violenti».

Da parte del Gruppo consiliare in Loggia di «Al lavoro con Brescia» viene poi una netta condanna di quanto accaduto, con l’invito ad iscriversi all’anagrafe antifascista istituita dal Comune di Stazzema.


«Sappiamo che la violenza è il terreno più fertile nel quale operano i fascisti e sappiamo che le risposte a queste azioni non possono che essere di tipo democratico e nell’ambito della legalità», afferma in una nota la Camera del Lavoro di Brescia

Solidarietà al Magazzino 47 è poi arrivata da Rifondazione Comunista, Partito comunista dei lavoratori e Centro sociale 28 maggio. «Noi siamo i rappresentanti di quei partigiani - si legge nella nota - che andarono in montagna per dare una speranza al nostro paese, quella di uscire dall’incubo di un regime liberticida, sanguinario e guerrafondaio: il fascismo!

 

 

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