Roberto Vecchioni e lo sciroppo da condanna

Si è difeso incolpando un medicinale. Il Tribunale gli presenta il conto: 2 mesi di arresto, 6 senza patente e 750 euro di multa
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Positivo all’alcoltest, condannato a due mesi di arresto, a sei senza patente e a 750 euro di multa.

Inutile il suo tentativo di mettersi in salvo accusando la percentuale di alcol etilico contenuta nel Destrometorfano Bromidrato: un comune sciroppo per la tosse, che disse di aver preso per difendere le sue corde vocali dall’aggressione dell’inverno. Il giudice onorario Antonino Spanò, così come il vpo Matteo Pace, non ha ritenuto provata la sua ricostruzione: Roberto Vecchioni, a meno di dietrofront in appello, dovrà per qualche tempo fare a meno di guidare.

Il resto della pena, elevata nel minimo, non avrà ripercussioni pratiche sulla sua vita: il got infatti ha concesso al cantautore milanese (scriviamo proprio di lui, non di un omonimo) la sospensione condizionale.

I fatti dei quali si è occupata la giustizia bresciana risalgono al 26 dicembre del 2010. Vecchioni sta percorrendo l’autostrada A4 in territorio bresciano. I poliziotti che lo fermano gli contestano un’andatura oltre il consentito, che poi non si dimostrerà tale, e, già che ci sono, pregano l’artista di soffiare nel beccuccio dell’etilometro.

Il macchinario restituisce valori di concentrazione d’alcol superiori, anche se non di molto, al consentito: 0,82 g/l laddove il limite è 0,50.

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