Risse e violenza in centro, arriva il «daspo Willy»

Lo ha proposto il questore Signer ieri in commissione Sicurezza in Loggia
Presidio della Polizia di Stato in piazza Vittoria - © www.giornaledibrescia.it
Presidio della Polizia di Stato in piazza Vittoria - © www.giornaledibrescia.it
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Il «daspo Willy» anche a Brescia, per contrastare risse violente in città nei fine settimana, tenendo lontano dal centro chi si rende responsabile di reati contro la persona. Ne ha annunciata l’introduzione, come strumento repressivo e deterrente al tempo stesso, il questore di Brescia, Giovanni Signer, intervenuto in commissione Sicurezza ieri in Loggia. La norma che lo istituisce è stata varata dal legislatore a seguito dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il 21enne picchiato a morte nel settembre 2020 a Colleferro, e prevede - per chi si rende responsabile di reati contro la persona (rissa e lesioni) in locali pubblici, di intrattenimento o nelle loro vicinanze - l’interdizione dagli stessi sancita dal questore.

La misura potrebbe arrivare anche in città, dunque, dove la crescita esponenziale del numero di ragazzi, anche molto giovani, che soprattutto nel fine settimana invadono il centro storico porta con sé spesso anche episodi di risse violente che sfociano in lesioni personali.

«Si tratta di uno strumento utilissimo, applicabile ai minori e modulabile in fasce orarie - ha spiegato Signer -, oltre ad essere predisponibile in soli tre o quattro giorni». A fronte di tale novità, accolta con favore anche dal sindaco Emilio Del Bono, il questore ha voluto fotografare la dinamica del disagio giovanile in città. «Innanzitutto bisogna ricordare, come sottolineato dal procuratore capo al Tribunale dei minori Giuliana Tondina, che a Brescia non ci sono baby gang intese come organismi con regole e in cerca di contrapposizioni - ha evidenziato -. Esistono gruppi di giovani uniti da forte senso di appartenenza.

Nel corso di attività di ispezione la Polizia di Stato ne ha individuati tre, responsabili di disturbo e violenze in centro». Il questore ha poi affermato come «sul fronte dei reati ci sia una flessione generale. I dati dicono che le chiamate arrivate sono state 10.560 tra maggio e settembre 2019, 9.836 nel medesimo periodo del 2020 e 11.023 nel 2021». In leggera crescita i reati di lesione sebbene siano in calo gli accessi ai pronto soccorso. In crescita invece le denunce a danno dei minori, passate dalle 23 del 2019 alle 30 del 2020, fino alle 86 nel 2021 (da maggio a settembre), «spesso per resistenza a pubblico ufficiale» rimarca Signer.

Uno scenario complicato anche «dall’aumento dopo il lockdown dell’afflusso di giovanissimi in centro - ha commentato il sindaco -, sebbene sia sbagliato tacciare tutti i giovani come violenti o incivili. La maggior parte di loro sono bravi ragazzi e brave ragazze».

Il maggiore afflusso di persone ha moltiplicato i luoghi della movida, con «le piazze Mercato, Boni e Vittoria - ha spiegato il comandante della Polizia locale Roberto Novelli - come i più problematici», frutto anche di specifiche politiche attrattive messe in campo a livello politico. «È palese che ciò comporti degli effetti, come la fatica per i residenti nel convivere con questi giovani - ha aggiunto Del Bono -. Ci sono poi anche casi patologici, ma deve essere ben chiaro che chi commette un reato o un illecito viene subito rintracciato, anche tramite il nostro diffuso sistema di videosorveglianza».

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