Rissa in corso Magenta a Brescia, indaga la Polizia

La segnalazione è di venerdì sera, secondo le prime informazioni alla base della lite degenerata ci sarebbero post di sfottò sui social
Gli agenti di Polizia durante i controlli in centro città - Foto © www.giornaledibrescia.it
Gli agenti di Polizia durante i controlli in centro città - Foto © www.giornaledibrescia.it
AA

Gli elementi disponibili fino ad ora non sono molti. Quello che diversi residenti di corso Magenta hanno raccontato, e segnalato al numero unico di emergenza, è stata una zuffa violenta che ha coinvolto almeno dieci persone, giovani e giovanissime, venerdì sera.

La Polizia di Stato, che indaga sulla vicenda, mantiene il più stretto riserbo sul contenuto del fascicolo, ma stando alle informazioni disponibili sembra che alla base della lite poi degenerata ci sia, ancora una volta, una serie di post sui social in cui dagli sfottò si è rapidamente passati agli insulti e alle minacce.

Non è chiaro se i contendenti, spalleggiati da diversi amici, si siano dati appuntamento o si siano trovati per caso faccia a faccia venerdì sera in centro storico. Quello che è certo è che in corso Magenta in diversi sono venuti alle mani ma alla vista degli agenti si sono dati alla fuga. Il gruppo più numeroso, come è stato ricostruito con l’analisi dei filmati delle telecamere del servizio di videosorveglianza cittadino, ha puntato verso piazzale Arnaldo e poi verso piazza Tebaldo Brusato e via Alberto Mario. Anche la Polizia locale, che presidiava la zona della movida, è intervenuta e nel tentativo di braccare uno dei ragazzi in fuga un agente è caduto e ha riportato diverse contusioni.

Le pattuglie della Polizia di Stato hanno bloccato e identificato sul posto due ragazzi, entrambi italiani di origine straniera e maggiorenni da pochi mesi. Le loro posizioni sono al vaglio della Squadra Volante per stabilire quale ruolo abbiano avuto nella rissa. Fondamentale sarà l’esame dei video delle telecamere e dei profili social di alcune delle persone coinvolte per dare un nome e un volto a tutti i giovani che si sono affrontati.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia