Rischio idrico, 2,5 milioni per sistemare il corso del Garzetta
Sistemare i nodi idrici della città e ridurre l’impatto degli eventi alluvionali. A Costalunga, la sistemazione idraulica del torrente Garzetta vedrà la realizzazione di un invaso di regolazione per mettere in sicurezza oltre 500 famiglie e numerose infrastrutture come il Club Azzurri, la Scuola Edile, parte del Seminario vescovile, la palestra del Lunardi.
La Giunta comunale ha, infatti, approvato, lo scorso 9 dicembre, il progetto esecutivo predisposto dal settore Trasformazione Urbana del Comune di Brescia che prevede l’inizio lavori a primavera con durata diciotto mesi.
A partire dal 2011 l’area d’intervento, compresa fra via della Garzetta e via Val di Fassa, è stata oggetto di diversi studi idraulici riguardanti torrenti e impluvi del monte Maddalena, per valutare in dettaglio le condizioni di pericolosità e di rischio idraulico. «L’intervento previsto è un’opera molto importante inserita nel piano idrogeologico che dà - ha spiegato il sindaco Emilio Del Bono - una risposta strutturale ad uno dei temi dei quali si discute da anni, la protezione dalle esondazioni da Costalunga a Mompiano».
In effetti tutta l’area pedemontana su cui si è sviluppata la città ha una fragilità insita. Ora una progettazione che deriva da un’attenta pianificazione ha dato le risorse necessarie per interventi risolutivi definitivi. Saranno realizzate opere in grado di regolare i flussi d’acqua in ingresso e in uscita dagli invasi e costruiti alcuni argini perimetrali. Il torrente Garzetta verrà deviato immediatamente a valle del ponte della via omonima, costruendo un breve tratto di canale in pendenza verso l’area destinata al contenimento delle piene.
L’attuale corso del torrente Garzetta compreso tra il punto di deviazione e le opere di scarico per il contenimento delle piene rimarrà attivo, pur perdendo la propria funzione idraulica, per poter conservare memoria del tracciato storico del corso d’acqua. Sarà necessario rifare il ponte in via Garzetta in corrispondenza della confluenza dei due rami e realizzare altre opere strutturali in corrispondenza dei manufatti di regolazione del deflusso, a difesa della sponda sinistra del ramo nord e lungo la pista ciclabile di via Garzetta, sul lato del fosso. Sarà ricavato un nuovo percorso ciclabile lungo la stessa via che completerà i tratti già presenti in via Dabbeni e in via Branze. La ciclabile che attualmente si trova fra via Garzetta e via Val di Fassa sarà invece spostata sul nuovo argine.
L’importo totale delle opere è di 2 milioni e 438mila euro, derivanti dal contributo regionale di 2 milioni e 140mila euro e altri 300mila derivanti dal contributo straordinario offerto in sede di bando ex art. 36 del Pgt 2012. «Alla fine rimarrà una grande area verde - ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Michela Tiboni - con fioriture primaverili e piantumazione di lunghi filari di alberi lungo gli argini, mentre i bacini saranno accessibili agli operatori ma protetti da cancelli o sbarre. Il progetto ha portato grande attenzione alla mitigazione paesaggistica per non scalfire l’importanza delle aree agricole nel contesto urbano».
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