Rifugio Caritas: la nuova vita inizia da via Garzetta
Per i volontari, in tutto 150 quelli che gravitano, a turno, attorno al rifugio, il lavoro inizia alle 18. Dopo le 19 le porte si aprono per l’arrivo dei primi ospiti.
Dopo un’intera giornata passata al freddo, il primo desiderio è una doccia calda. Poi, a tavola, arriva anche la voglia di chiacchierare con i volontari, condividere speranze e paure prima di darsi la buonanotte.
Lasciati gli spazi di via Moretto, che adesso ospitano profughi, da novembre il rifugio Caritas ha trovato spazio in via Garzetta, nell’ex seminario, dove ogni sera si affronta l’emergenza freddo con 24 ospiti. Per qualcuno un’accoglienza limitata alle settimane più fredde, per altri un’opportunità di avere un letto, anche per un mese, e un pasto ogni giorno alla mensa Menni.
Una condizione di maggiore tranquillità per potersi dedicare più intensamente e serenamente alla ricerca di un lavoro, di una casa o di nuove relazioni.
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