Rifiuti, sui sacchetti arriva il codice a barre personale
Avanti tutta con il potenziamento della raccolta differenziata sul territorio di Collebeato. Già da diverso tempo il Comune ha adottato un sistema di raccolta basato sul porta a porta integrale, che da anni è gestito da Aprica e Cauto. Ad oggi la percentuale di differenziata si attesta attorno al 73%, ma il Comune punta a fare molto di più. Nei mesi prossimi, con la conclusione del bando per l’affidamento del Servizio di gestione dei rifiuti, l’Amministrazione guidata da Antonio Trebeschi punta all’introduzione della tariffa puntale, che consiste in un particolare sistema di calcolo della tassa sui rifiuti, la Tari, basato sulla quantità di rifiuto indifferenziato prodotto da ciascuna utenza.
Ciò sarà possibile «grazie ad un codice a barre personalizzato che verrà stampato sui sacchi dell’indifferenziata distribuiti ad ogni famiglia e attività», spiega il primo cittadino. Il barcode in questione sarà insomma una sorta di «banca dati» ricollegabile ad ogni utenza presente sul territorio. L’introduzione della tariffa puntuale avrà luogo sul medio-lungo termine, in quanto prima occorrerà attendere la chiusura del bando di gara per l’appalto del servizio di gestione integrata dei rifiuti, che sarà gestito dalla Centrale unica di committenza della Comunità montana della Valtrompia.
La durata del nuovo servizio, che avrà inizio a partire dall’1 gennaio del 2019, è fissata a cinque anni: a partire dal 1°novembre del 2018 fino al dicembre del 2023, con la possibilità di rinnovo per altri quattro anni. L’importo a base d’asta comprensivo di Iva ammonta a 2.139.397,50 euro.
Quella della tariffa puntuale non è la prima misura adottata dall’Amministrazione Trebeschi con l’obiettivo di incentivare la raccolta differenziata: nel marzo del 2017 aveva fatto parecchio discutere il Consiglio comunale la decisione di applicare un rincaro su ogni sacco grigio - ovvero destinato all’indifferenziata - aggiuntivo rispetto a quelli distribuiti di base a ciascuna utenza. Partendo dal presupposto che «chi differenzia con criterio non ha bisogno di sacchi in più», l’Amministrazione aveva modificato il regolamento sui rifiuti aumentando il contributo a 10 euro. La novità non era piaciuta all’opposizione che aveva chiesto invano di rivedere la modifica al regolamento.
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