Rifiuti pericolosi alla Caffaro Chimica, sigilli a 25 capannoni

Cisterne corrose, mucchi di polveri chimiche, lastre di amianto, ma anche fusti abbandonati di recente
Carabinieri e personale Arpa tutto il giorno alla Caffaro Chimica in liquidazione // FOTOSERVIZIO NEG © www.giornaledibrescia.it
Carabinieri e personale Arpa tutto il giorno alla Caffaro Chimica in liquidazione // FOTOSERVIZIO NEG © www.giornaledibrescia.it
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Andare alla ricerca di rifiuti pericolosi nel Sin Caffaro è come andare a caccia nella voliera con il bazooka: il risultato è purtroppo abbondante, assicura chi ha passato l’antivigilia di Natale negli spazi dello stabilimento chimico in liquidazione, sull’area che da quasi vent’anni è sinonimo di una delle più gravi emergenze ambientali italiane.

Ai carabinieri del Corpo forestale è stato sufficiente varcare i cancelli di via Nullo ieri, con l’obiettivo di eseguire il sequestro probatorio di tre capannoni, per scoprire molto di più di quello che si attendevano.

I militari ambientali hanno trovato decine di fusti blu etichettati anche di recente (alcuni riportavano il 2017 come data di confezionamento) dove, a detta degli inquirenti, non dovevano essere. Ed oltre al sequestro probatorio disposto e delegato dal procuratore aggiunto Silvio Bonfigli e dal sostituto Donato Greco, titolari del fascicolo aperto per gestione non autorizzata di rifiuti a carico dei responsabili del Sin, ne hanno eseguito un altro e ben più ingente, di loro iniziativa.

In tutto hanno apposto i sigilli su altri 22 capannoni e su centinaia di...

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