Rifiuti ovunque e eroina: sgomberato il capannone abbandonato

Con un’ordinanza, il 6 giugno il sindaco aveva intimato alla proprietà il ripristino dei luoghi
SGOMBERO IN VIA MILANO
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Sul pavimento i resti di un falò acceso per cucinare qualcosa. Tutt’intorno escrementi sparsi ovunque e materassi adagiati sul pavimento in mezzo ai rifiuti. Vicino, un cucchiaio annerito, utilizzato probabilmente per sciogliere l'eroina.

È lo stato in cui gli agenti della polizia locale (una decina quelli impegnati nell’intervento con un’unità cinofila) hanno trovato i 4mila metri quadrati dell'immobile di via Nicolini 7, dove sono intervenuti per la seconda volta in pochi mesi, su pressione dei residenti della zona, per lo sgombero dell'edificio. «Sappiamo da tempo che questo stabile dismesso è frequentato da soggetti senza fissa dimora e tossicodipendenti - afferma Francesco Natoli, commissario capo della Polizia Locale di Brescia -. Ultimamente ci sono state molte lamentele da parte dei residenti e quindi abbiamo deciso di intervenire per la seconda volta dopo lo sgombero di fine maggio».

Ad acquistare il capannone e gli uffici al primo piano di proprietà di una ditta di commercio di materiale elettrico fallita cinque anni fa, è stata una società finanziaria di Roma cui il sindaco, con un'ordinanza emessa il 6 giugno scorso, ha imposto di provvedere al ripristino dei luoghi con un'accurata pulizia e sanificazione dell'immobile e alla rimozione dei rifiuti. La finanziaria, che dovrebbe intervenire entro la fine del mese, è inoltre chiamata a sigillare porte e finestre per rendere di fatto impossibile l'accesso da parte di persone senza fissa dimora e tossicodipendenti. «Siamo già in contatto con la proprietà - continua Natoli - che ci ha garantito che manderà due squadre di operai per bonificare i locali e sigillare tutti gli accessi. Abbiamo in programma entro la fine del mese un altro controllo mirato».

Durante lo sgombero gli agenti della Locale hanno fermato due donne italiane, condotte in caserma e denunciate per possesso di sostanze stupefacenti. All'interno sono stati rinvenuti una quindicina di posti letto occupati, molto probabilmente, dalle stesse persone che fino a qualche mese fa trovavano riparo al civico 140 di via Milano, nel fabbricato demolito dall’amministrazione comunale nell’ambito del progetto «Oltre la strada».

 

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