Riecco palazzo Tosio in tutto il suo splendore

I capolavori del neoclassicismo alle pareti, le sculture in marmo bianco al centro delle stanze, le sale stesse immerse, nuovamente, dalla luce.

Palazzo Tosio riapre in occasione delle Giornate di primavera del Fai, come già nel 2016: ma questa volta non chiuderà. Sarà infatti possibile prenotare la visita guidata (gratuita), ogni sabato e domenica, del palazzo del conte Paolo Tosio e della moglie Paolina, cacciatori d'arte e mecenati che lasciarono la loro preziosa collezione in eredità ai Civici musei: la maggior parte delle opere di quello che fu il primo museo della città è oggi tornata in Pinacoteca.

Una riapertura attesa da anni, dopo un lungo lavoro di restauro degli appartamenti del conte, costato poco meno di 300mila euro (200mila a carico della Loggia, coperti per la metà da un finanziamento, e altri 80mila dell'Ateneo che qui mantiene la propria sede). In futuro il progetto è di avviare i lavori di sistemazione dell'ala est, del cortile e del tetto.