Ricette in bianco, chiesta la condanna del medico
Un anno e otto mesi di reclusione, per falso, omissione e concorso nell'esercizio abusivo della professione. A tanto ammonta la richiesta di pena formulata dal pm Michele Stagno nei confronti del sessantenne medico bresciano, con studio in via Cremona, finito sul registro degli indagati nel 2012, in concomitanza con la scoperta che nel suo studio, con tanto di camice, ma senza titoli, operava un falso medico.
Mentre quest'ultimo, un ultrasettantenne finanziere in congedo, nei mesi scorsi ha patteggiato una condanna ad otto mesi ed è uscito di scena, il medico, quello vero, sta affrontando il dibattimento. Nel corso dell'ultima udienza, prima di chiedere la sua condanna, il pm ha sottolineato il ritrovamento di una cinquantina di ricette firmate in bianco, poi compilate dal falso sostituto; e ricordato l'episodio della visita a domicilio fatta da quest'ultimo ad un paziente dell'imputato.
Il medico si è difeso: "Nessun falso, compilavo io le ricette. Con 1.700 pazienti la pratica delle firme in bianco è necessaria, soprattutto per i medicinali ripetibili e i malati cronici, per smaltire la burocrazia. Non mi sono mai fatto sostituire - ha detto ai giudici - tanto meno a domicilio".
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