«Riaprite il bar del centro anziani di via Odorici»

Appello tramite il Consiglio di quartiere del Centro storico nord di Brescia, ma i locali hanno bisogno di lavori e servono risorse
Il centro di via Odorici, al Carmine - © www.giornaledibrescia.it
Il centro di via Odorici, al Carmine - © www.giornaledibrescia.it
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Le sollecitazioni arrivano dal quartiere attraverso il Cdq Centro storico nord: sarebbe bello se riaprisse il bar del Centro anziani che dà direttamente sul parco di via Odorici. I bambini potrebbero prendere un gelato, le mamme bersi un caffè mentre i loro piccoli giocano e chi si ritrova con qualche anno in più all’anagrafe potrebbe bersi una bibita a prezzi un pochino più bassi rispetto a quelli dei bar alla moda.

Diverse le richieste arrivate su questo punto al presidente Francesco Catalano che si è mosso per poter dare risposte ai residenti. Il tema non è semplice anche se si può ricondurre sostanzialmente a una questione di risorse economiche.

Il bar - come previsto dalla convenzione siglata tra Comune e cooperativa che ha preso in gestione lo spazio, La nuvola nel sacco - andrebbe gestito dalla stessa cooperativa nell’ambito di un contesto educativo e non certo commerciale. Ma prima di poter essere riaperto deve essere ristrutturato e soprattutto messo a norma.

«A ben guardare - afferma il presidente della cooperativa, Gianfranco Bergamaschi - tutto il centro anziani avrebbe bisogno di essere ristrutturato. Abbiamo molte idee e progetti da sviluppare». Ma i locali sono di proprietà dell’Aler, la ristrutturazione sarebbe un intervento straordinario e la Loggia dovrebbe pertanto cercare un accordo con l’Azienda per l’edilizia residenziale per poter intervenire.

«Quel centro anziani è di grande interesse, perché al cuore del Carmine e il Carmine è al cuore della città - dichiara l’assessore Marco Fenaroli -. È stato usato durante il Covid per i senzatetto, e da tempo sussiste l’idea di utilizzare tutti i suoi spazi. Ma il problema è economico - ammette lo stesso Fenaroli -. Il progetto edilizio c’è ma i costi sono elevati e al momento ci sono altre urgenze cui si deve far fronte. Si dovrà trovare un accordo con la proprietà e vedremo di dare forma al progetto nel suo complesso, bar compreso. Raccogliamo la sollecitazione che ci arriva dal quartiere».

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