Riabilitazione post-Covid, ora arriva la bresciana «Lepre»

L’innovativo macchinario è stato ideato e donato da Polibrixia alla Domus Salutis di Brescia
La consegna del macchinario «lepre» - Foto © www.giornaledibrescia.it
La consegna del macchinario «lepre» - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Promessa mantenuta: ecco una «Lepre» per la Domus Salutis di Brescia. È il nome di un inedito macchinario utile alla riabilitazione articolare, ideato e creato in maniera mirata da Polibrixia per essere appunto donato recentemente alla Casa di cura.

«Permette la riacquisizione di movimenti del corpo, funzionali alla vita quotidiana - spiega Maurizio Mor, project manager della società d’ingegneria in città -: senza di esso sarebbe difficile avere gli stessi risultati». La conferma arriva dal dottor Luciano Bissolotti, che ha seguito la genesi del progetto dal 2020, perfezionandone l’aspetto medico: «La macchina nasce come “riparatrice” per chi ha avuto un ictus cerebrale, ma il suo impiego viene esteso anche a chi ha una disabilità neurologica. Anche dovuta al post-Covid». E, ancora: «Studiato ad hoc, permette di migliorare il recupero della rotazione-flesso-estensione mano-bocca oggi altrimenti impossibile da correggere».

Peculiarità testate da alcune settimane dai pazienti durante la fase di sperimentazione e inserite nel protocollo per la validazione clinica: approvato dal comitato etico provinciale, il documento ha consentito di riconoscere l’apparecchiatura come dispositivo medico da parte del Ministero della Salute. Ma non finisce qui: coperto da brevetto e marcato CE, lo strumento - che verrà presentato ufficialmente il 29 ottobre al congresso nazionale della Società Italiana di Medicina fisica e riabilitativa - è di modeste dimensioni e mobile, quindi utilizzabile dai degenti direttamente nelle loro stanze.

La gioia per il regalo ricevuto traspare da madre Maria Oliva Bufano: « Lo spirito della nostra Congregazione delle Ancelle della Carità e della nostra Casa di cura è di essere pionieri. Crediamo nel progresso e nella scienza: questa conquista non poteva non vederci protagonisti». «L’innovativa macchina è l’emblema di un lavoro di squadra del territorio - aggiungono dalla Domus - che ha fatto incontrare professionisti e materiali bresciani. Speriamo sia solo l’inizio di una proficua collaborazione con Polibrixia».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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