Rezzato, spento l'incendio al Cipiesse: nessun rischio per la salute

La sede dell'attività di Santo Bertocchi è stata completamente divorata dalle fiamme. In corso le operazioni di bonifica
  • Rezzato, il Cipiesse devastato dalle fiamme
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È finalmente spento l'incendio nella sede del Cipiesse. Ci sono volute quasi 18 ore da quando è stato dato l'allarme, lanciato a Rezzato dopo le 18 da un dipendente che ha gridato «al fuoco al fuoco», i Vigili del Fuoco sono comunque ancora al lavoro con una squadra in via Prati per effettuare le operazioni di bonifica e per permettere ai dipendenti di recuperare quel poco che si è salvato dalle fiamme.

La sede del Cipiesse di Santo Bertocchi è stata completamente divorata dalle fiamme, lasciando solo il tempo al titolare e ai due dipendenti presenti nello stabile mettersi al sicuro. All'interno dello stabile, crollato a metà, non resta praticamente più nulla. Neppure il cellulare di Bertocchi, rimasto in ufficio quando è scoppiato l'incendio.

Per quel che riguarda il fronte ambientale e sanitario, non è stata emanata alcuna ordinanza cautelare. Solamente ieri sera è stato consigliato ai residenti con abitazioni nel raggio di 300 metri dal rogo di stare in casa e chiudere porte e finestre. L'Arpa non avrebbe rilevato la presenza di sostanze tossiche o pericolose per la salute delle persone.

Restano ora da comprendere le cause di un incendio che ha «distrutto il lavoro di una vita», come ha detto Bertocchi che ha fondato ilCipiesse nel 1979, ma nella sede di via Prati si era trasferito da 20 anni: con lui lavorano 15 dipendenti fissi e 15 stagionali, perché l’estate è il periodo di maggior lavoro.

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