«Restate a casa». Ma cosa succede a chi una casa non ce l'ha?

La Fiops ha lanciato un appello alle istituzioni a tutti i livelli affinché nessuno sia abbandonato in questo momento difficile
SENZA CASA MA NON DA SOLI
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«Restate in casa». Questo l'appello che tutte le istituzioni da giorni rivolgono agli italiani per cercare di limitare la diffusione del coronavirus. Ma che succede a chi una casa non ce l'ha e vive dell'aiuto della rete del volontariato o cerca riparo dal freddo in una delle strutture messe a disposizione nell'ambito dell'emergenza freddo? La Fiops, Federazione che rappresenta le onlus impegnate sul campo nel sostegno dei senza fissa dimora ha lanciato in questi giorni un appello alle istituzioni a tutti i livelli affinché garantiscano ogni possibile sforzo economico e organizzativo così che nessuno sia abbandonato in questo momento difficile. 

A Brescia non sono poche le realtà che hanno dovuto riorganizzarsi alla luce di una minore disponibilità di volontari e alcuni servizi sono stati sospesi. Fa eccezione però la mensa Menni, gestita da Caritas. Clara Piantoni per Teletutto ha intervistato il direttore Marco Danesi: «La Mensa Menni ha sospeso la distribuzione tradizionale dei pasti attraverso la linea self service e ha attivato la distribuzione di borsine-pasto, inizialmente contenenti panini, frutta e acqua e con il perdurare dell'emergenza primo, secondo, contorno e a integrazione anche scatolame, altri panini, frutta. Una busta che contiene cibo sia per il pranzo che per la cena, in ordine alla chiusura di altre forme di aiuto serali, costrette a questa decisione per assicurare la tutela dei volontari e della salute pubblica».

In media 170 le borsine distribuite in questi giorni alla mensa Menni. Se da un lato infatti sono diminuite alcune presenze tra gli ospiti abituali che hanno una casa, è cresciuta la richiesta da parte di chi era solito rivolgersi ad altri servizi, ora sospesi per mancanza di volontari. Non solo. Pur in questo contesto non facile, la solidarietà dei bresciani non è venuta meno. Numerose le donazioni di denaro o di generi alimentari indirizzate alla Caritas negli ultimi giorni pensando proprio ai più bisognosi. In questo non facile contesto va rilevata la generosità di alcuni donatori che nella prospettiva di quell'Anch'io x la mensa hanno offerto denaro e cibo che useremo a integrazione delle borsine-pasto. Servizio garantito anche agli ospiti del Rifugio Caritas, che offre un accoglienza notturna ai senza fissa dimora.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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