Residenziale sociale: 13mila alloggi, scudo alla povertà

Gli alloggi Erp nel Bresciano sono 12.861 (7.026 dell'Aler); ospitano 23.610 inquilini (14.178 Aler)
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Crescono le famiglie in difficoltà economica sul territorio bresciano. E aumenta la richiesta delle case Erp (edilizia residenziale pubblica) a canone basso, degli alloggi dell’Aler e dei Comuni. Si tratta di spazi progettati per assistere quella parte di popolazione socialmente più debole, la cosiddetta fascia «di protezione».

Tra le famiglie più bisognose il 24,5% ha due componenti, l’11% ne ha tre, il 7% ne ha quattro e il 9% è composta da più di 5 persone. Il 48,5% è rappresentato da un solo componente, solitamente un anziano con una pensione minima o una disabilità scoperta da assegni.

Dai dati del 2013 dell’Osservatorio regionale sulla condizione abitativa in Lombardia risultano 11.010 le famiglie bresciane che usufruiscono degli alloggi Erp. Tra gli inquilini, dal 2009 ad oggi, si è assistito ad un calo dei lavoratori: rispetto al 2013 i disoccupati sono cresciuti dall’8,2% al 12%; il 7% è, invece, rappresentato da coloro che svolgono lavori saltuari o non regolari. Gli alloggi Erp nel Bresciano sono 12.861 (7.026 dell'Aler); ospitano 23.610 inquilini (14.178 Aler).

Negli alloggi Aler un terzo degli inquilini sono pensionati, l’11% sono casalinghe, mentre gli studenti coprono il 17%.Per quanto riguarda i disabili, Brescia e provincia garantiscono alloggi a 3.405 persone e di queste solo il 26,2% percepisce un assegno di accompagnamento.

L’edilizia residenziale pubblica si trova in difficoltà anche a causa dell’aumento di famiglie che faticano a versare il canone sociale, la cui quota minima è di 59 e la massima di 306 euro mensili.

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