Renzi: «Mercoledì firmo referendum dei radicali sulla giustizia»
«Mercoledì alle 11.30 vado alla sede dei radicali a Milano e firmo per il referendum sulla giustizia» così il senatore Matteo Renzi durante la presentazione del suo ultimo libro Controcorrente a Villa Fanti a Castenedolo, in occasione della serata organizzata dal circolo culturale intitolato a Aldo Moro e Mino Martinazzoli e trasmessa in diretta su Teletutto.
Dialogando con il giornalista Francesco Verderami del Corriere della sera, Renzi ha spiegato: «Quando penso al referendum sulla giustizia non penso a Salvini ma ad Enzo Tortora. È una guerra che dura da 30 anni, quella tra magistratura e politica, da Tangentopoli ad oggi. C'è una contrapposizione che arriva all'estremo con Bonafede, un dj più che un ministro. Ecco, va detto che non mi faccio tantissimi nuovi amici con questo libro, se mi querelano rinuncio all'immunità. Da boy-scout di provincia mi hanno fatto diventare un gangster internazionale. Tra le varie vicende quella che più mi fa arrabbiare è quella di Open: è lo stesso procuratore che ha arrestato i miei genitori, portato a processo mio cognato, indagato me, manca la mia nonna che ha 101 anni. Di fronte a questo andazzo della giustizia mercoledì vado e firmo i referendum sulla giustizia».
Il leader di Italia Viva, a proposito della pandemia e della possibilità di nuove chiusure, ha detto: «Non scherziamo. Con il vaccino il Covid è poco più di un’influenza, vaccinatevi tutti». E a proposito della polemica con Fedez e Chiara Ferragni a proposito del ddl Zan: «La loro è una visione mediocre e qualunquista. Lei avrà anche 24 milioni di follower, ma non mi interessa: se si va controcorrente si va controcorrente».
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