Regione, Brescia vuole (almeno) quattro assessori

La nuova giunta regionale potrebbe regalare a Brescia 4 assessorati, come già accaduto in uno scorcio della passata consigliatura.
Attilio Fontana, presidente della Regione - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Attilio Fontana, presidente della Regione - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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La nuova giunta regionale potrebbe regalare a Brescia 4 assessorati, come già accaduto in uno scorcio della passata consigliatura. Il neogovernatore Attilio Fontana si è preso qualche giorno di tempo e fino alla prossima settimana non ci dovrebbero essere novità. Ma le segreterie politiche stanno già muovendo le loro pedine. La giunta potrà avere al massimo 16 assessori (Maroni ne aveva 14), più 4 sottosegretari. La Lega punta a 8-9 posti, altri 4-5 li vuole Forza Italia (più la presidenza del consiglio) mentre un posto dovrebbe essere garantito a Fratelli d’Italia.

Fontana accorperà alcune deleghe (welfare e casa) e istituirà nuovi assessorati, come la montagna (favorito Massimo Sertori, Lega). C’è poi il tema delle quote rosa e anche per questo potrebbe tornare a Milano la neodeputata Claudia Terzi (ambiente). La sanità, che drena il 70% del bilancio regionale, resta la delega più contesa. «Mi aspetto che resti nelle mani di Forza Italia» dice il coordinatore provinciale azzurro Alessandro Mattinzoli, neoeletto in Regione e in corsa per un posto in giunta.

«Penso che a FI spetti un assessorato su Brescia. Le deleghe? Visto il nostro territorio Agricoltura e Sviluppo economico». 

Il Carroccio bresciano, dopo aver portato 4 consiglieri a Milano, potrebbe avere due posti in giunta, uno per Davide Caparini, coordinatore della campagna elettorale di Fontana, l’altro per Fabio Rolfi, il leghista con più preferenze. Caparini potrebbe anche ricoprire il ruolo di sottosegretario. Per Rolfi, invece, sono aperte più strade: ottime le chance di diventare assessore (si parla di trasporti e welfare-casa); altrimenti per lui ci sarebbe il ruolo di capogruppo. Se non diventasse assessore, qualche suo compagno di partito lo vede bene come candidato del centrodestra in Loggia, ora che la Lega è il primo partito in città. Ipotesi remota, da lui non gradita.

«Di certo anche in città dovranno contare i voti della Lega» si limita a dire il segretario provinciale Paolo Formentini. Forza Italia per ora blinda il nome di Paola Vilardi, anche se Mattinzoli apre ad altre possibilità: «Il nostro candidato è lei, ma se la Lega ritiene che ci siano candidati migliori per battere Del Bono, siamo pronti a rimetterci al tavolo e discuterne». 
Tornando in Regione, punta alla giunta anche Viviana Beccalossi, anche se è possibile che il posto di FdI vada a Milano (La Russa ha però già chiesto «più spazio» per il suo partito). Chiede un assessorato anche Noi con l’Italia, che però ha numeri risicati: se Fontana dovesse dire sì, il ballottaggio sarà tra Raffaele Cattaneo (favorito) e il bresciano Mauro Parolini.

 

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