Regionali, Ceruti: «Agricoltura, sanità bonifiche, trasporti: il mio impegno per il bis»

Francesca Ceruti tenta il bis. La leghista già in Consiglio durante questo mandato, è stata in passato sindaca di Remedello
La candidata consigliera della Lega Francesca Ceruti - © www.giornaledibrescia.it
La candidata consigliera della Lega Francesca Ceruti - © www.giornaledibrescia.it
AA

Consigliera regionale uscente della Lega, avvocato, classe 1975, Francesca Ceruti è nata a Castel Goffredo. Risiede a Remedello, dov’è capogruppo in Consiglio comunale. È stata sindaca del paese dal 2009 al 2018, quando è stata eletta in Regione. Al Pirellone ha fatto parte delle Commissioni Affari istituzionali (di cui è stata segretario) e Ambiente e Protezione civile.

Francesca Ceruti tenta il bis. L’esponente della Lega ha alle spalle una lunga esperienza di amministratrice locale, prima come sindaca del suo paese, Remedello, e poi come consigliera in Regione. «Mi ricandido - spiega - perché ho imparato tanto, sono cresciuta negli ultimi cinque anni e credo che la competenza maturata possa rappresentare un buon punto di partenza per nuove sfide e nuovi progetti. La macchina regionale è molto complessa e conoscerne un po’ di più i meccanismi renderà il lavoro più scorrevole».

Francesca Ceruti, quali sono le azioni che ritiene più significative del suo impegno nella passata legislatura?

Da una mozione approvata all’unanimità, di cui ero prima firmataria, è partita la realizzazione di una banca dati sperimentale regionale per consentire alle persone disabili che transitano in tutte le Ztl della Lombardia di non dover preventivamente chiedere il permesso e comunicare la targa. Oggi un disabile che va in una città diversa dalla sua deve avvisare per transitare nella Ztl e se non lo fa rischia la multa. Dopo il progetto sperimentale partito in regione anche a livello nazionale ne è partito uno simile per la realizzazione di una banca dati nazionale. Come vicepresidente della Commissione Garante diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ho portato avanti le istanze degli amministratori locali preoccupati per le ingenti spese legate al mantenimento dei minori in comunità. Anche in questo caso, tramite una mozione approvata all’unanimità dall’Aula, è stato sollecitato l’avvio di un iter legislativo a livello nazionale che prevede la compartecipazione dello Stato in spese tanto onerose, soprattutto per i piccoli Comuni.

Lei si è interessata anche di Protezione civile...

Sono stata relatore della nuova legge sulla Protezione civile sia in Commissione sia in Aula. Si è lavorato molto, coinvolgendo le numerose realtà associative per arrivare ad un testo che potesse soddisfare le esigenze di tutti. Direi che come Brescia nella legge abbiamo messo molto, in quanto la collaborazione con il Comitato di coordinamento dei volontari è stata determinante. La legge riconosce nei volontari una forza indispensabile ed irrinunciabile e affida loro molti compiti fondamentali nella gestione delle emergenze. Un buon risultato che ha soddisfatto tutti.

Quali ritiene siano le priorità per il territorio bresciano?

Nella sua varietà e complessità esso necessita di interventi mirati in base alle zone. Per esempio, in quelle agricole si devono attuare politiche che semplifichino il lavoro agli agricoltori, ma al contempo che si mettano in campo azioni a difesa del suolo e dell’ambiente. Penso alla risoluzione sui fanghi di depurazione e sui gessi che ho portato in Consiglio dove abbiamo tutelato gli operatori, i cittadini e l’ambiente chiedendo di tracciare tali prodotti. Importante è anche attenzionare i siti inquinati che necessitano di interventi di bonifica. Poi dobbiamo affrontare il tema dei trasporti, consapevoli che molto è stato fatto. Penso ai soldi che la Regione investe sul Tpl o ai nuovi treni acquistati e, certi del fatto che tutto è migliorabile, bisogna proseguire negli investimenti per potenziare i mezzi di trasporto pubblico. Sulla sanità la nuova legge ha messo in campo molte risorse, che riducono la distanza tra cittadini e centri di cura aumentando l’offerta dei servizi. Bisogna monitorare le situazioni e fare in modo di assecondare sempre di più le esigenze dei cittadini, consentendo di accedere ai servizi sanitari in modo sempre più rapido.

Su quali temi pensa di concentrare il suo impegno?

Pur avendo individuato dei campi specifici nel primo mandato - l’ambiente, il volontariato, gli enti locali - ho cercato di essere un riferimento per tutti e di rispondere a tutte le richieste che arrivavano dal territorio. Il mio impegno sarà sempre al massimo su tutti quei temi che i cittadini bresciani mi sottoporranno. Che risultato si aspetta per la Lega? La Lega ha attraversato un momento non semplice, il dato nazionale non è stato tra i migliori, ma sono convinta che i lombardi abbiano visto il buon lavoro fatto, soprattutto durante il Covid. Sono fiduciosa che al momento del voto ci riconosceranno il merito di esserci sempre stati e di aver operato dando sempre il massimo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato