Referendum sull'acqua, il piccolo Francesco testimonial per il sì
Di chi è l’acqua? «Di tutti, perché è nei fiumi, nei torrenti, nel mare». Va be’, direte, tesi ingenua. Eppure, riuscireste a controbattere al ragionamento di Francesco? Il bimbo, a nove anni, è protagonista di un video in cui promuove le ragioni del sì al referendum del 18 novembre. I genitori si sono convinti a farlo apparire come testimonial dopo averci riflettuto bene.
«È un tema di cui parliamo in famiglia - racconta la madre, un’insegnante -. Credo che si debbano affrontare questi argomenti perché è giusto formare i nostri figli fin da piccoli su questioni di rilevanza sociale».
In famiglia, oltretutto, c’è pure uno dei promotori del referendum. Le discussioni in casa hanno contribuito a formare il pensiero di Francesco, riproposto poi nel breve video. Una trentina di secondi che hanno la forza della semplicità e che stanno circolando su Facebook e nelle chat di WhatsApp. La presenza di un bambino rende il video più efficace di qualsiasi discorso fatto da un adulto. «L’acqua è un diritto, l’acqua è di tutti, l’acqua non si vende», dice davanti alla telecamera, sfoggiando un bel sorriso e gli occhioni, manco a farlo apposta, azzurri come l’acqua.
«La paura che il nostro intento potesse essere frainteso c’era - dice la mamma -, ma l’abbiamo fatto perché potesse rappresentare la voce di tutti i bambini. D’altro canto è proprio a loro che appartiene il futuro e dunque anche l’acqua, ci sembrava giusto coinvolgerlo in maniera diretta». Nessuna furbata acchiappaclic, insomma: «Abbiamo pensato che fosse un’esposizione meno grave rispetto ad altre ben più mistificate».
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