Reddito di cittadinanza: 265 irregolari nel Bresciano in un anno
Alta vigilanza per il rispetto delle norme Covid e massima attenzione ai luoghi di aggregazione giovanile dove si sono registrati casi di reati e condotte violente, ma anche attività specifiche per contrastare l’illecita percezione del reddito di cittadinanza e la violenza di genere.
Sono stati questi i punti principali trattati dal colonello Gabriele Iemma, comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, nel corso del bilancio di fine anno dell’attività operativa illustrato in piazza Tebaldo Brusato.
Tra i risultati conseguiti l’individuazione di 265 persone che percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza e l’invio ai centri antiviolenza di 131 persone che, pur non rappresentando situazioni che configuravano reati, avevano manifestato un profondo disagio.
Per l’anno che si apre si continua a perseguire l’obiettivo di accompagnare i bresciani in una nuova complicata fase di pandemia dando risposta alle istanze di sicurezza di ciascuno.
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