Redditi parlamentari: aprono gli avvocati, chiude l’imprenditore

Le dichiarazioni 2019 di deputati e senatori bresciani pubblicate sui siti di Camera e Senato
Il dem bresciano Alfredo Bazoli © www.giornaledibrescia.it
Il dem bresciano Alfredo Bazoli © www.giornaledibrescia.it
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Gli avvocati Alfredo Bazoli (Pd) e Adriano Paroli (Forza Italia) aprono la classifica dei redditi dei parlamentari bresciani rispettivamente con 145.388 e 134.050 euro. La chiude l’imprenditore Gianpietro Maffoni (Fratelli d’Italia), la cui dichiarazione 2019 non è al momento disponibile sul sito del Senato, ma che in quella 2018 (relativa ai redditi dell’anno precedente) dichiarava un imponibile di 7.848 euro e una situazione patrimoniale con 18 proprietà fra immobili e terreni.

In mezzo a questi due estremi si snoda la pattuglia parlamentare bresciana, le cui dichiarazioni dei redditi sono pubblicate - secondo quanto previsto dalla legge 441/1982 - sui siti del Parlamento.

Per quanto riguarda gli eletti al Senato, oltre a Paroli e Maffoni ci sono Vito Crimi (M5S, assistente giudiziario) con 84.681 euro, Stefano Borghesi (Lega, commercialista) con 111.020 euro e Simone Pillon (Lega, avvocato, nato a Brescia ma residente a Perugia) con 105.114.

Alla Camera, assieme a Bazoli ci sono Marina Berlinghieri (Pd, insegnante) con 128.259 euro, Simona Bordonali (Lega) con 101.291 euro, Claudio Cominardi (M5S, disegnatore e programmatore meccanico) con 97.301 euro, Giuseppe Donina (Lega, artigiano) con 76.047 euro, Paolo Formentini (Lega, amministratore comunale) con 81.678 euro, Mariastella Gelmini (Forza Italia, avvocato) con 94.551 euro, Eva Lorenzoni (Lega, amministratrice comunale) con 79.783 euro e Raffaele Volpi (Lega, geometra) con 110.394. 

 

 

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