Rapine in strada: le aggressioni nei filmati
È un bello spot contro l’indifferenza quello che raccontano le immagini delle telecamere di videosorveglianza del sistema cittadino con le sequenze riprese giovedì scorso tra via Somalia e via Fratelli Ugoni.
Un uomo, poi identificato come un immigrato egiziano, vede una donna malmenata da un rapinatore che ha già preso il suo zainetto, ma pretende anche il cellulare e non esita a farglisi incontro, cerca di fermarlo fino ad avere con lui una violenta colluttazione in mezzo alla strada ed a costringerlo, per guadagnarsi una via di fuga, ad abbandonare il bottino.
Si chiarisce con il passare delle ore quanto accaduto all’alba del 28 febbraio e che è costato, almeno per ora, un periodo di detenzione in carcere per il 34enne marocchino che proprio sulla base delle immagini delle telecamere è stato identificato e arrestato dai carabinieri della stazione San Faustino.
Alle 7 del mattino l’uomo ha aggredito la prima vittima, una donna di 30 anni, e le ha strappato la borsa. Mentre la vittima chiedeva aiuto il malvivente ha girato l’angolo, venendo inquadrato dalle telecamere. La donna cammina su via Somalia verso via Ugoni. L’uomo la vede, cambia direzione e la rincorre. Quando le arriva alle spalle le mette una mano al collo e la trascina a terra: le strappa lo zaino e poi la colpisce più volte per farsi consegnare anche il cellulare e prima di lasciarla andare non esita a colpirla ancora alla schiena.
Da via Somalia arriva un uomo che si trova davanti il rapinatore e decide di intervenire. Dopo il primo scambio di pugni il malvivente cambia direzione di fuga e scappa tenendo sempre stretto lo zainetto e il cellulare appena rapinato. L’immigrato egiziano non molla e lo rincorre fino a quando, tra via Ugoni e via Cassala, lo raggiunge e ingaggia con lui una seconda, violenza colluttazione. Messo alle strette il 34enne marocchino lascia tutta la refurtiva e si allontana. In pochi istanti arrivano le pattuglie dei carabinieri e si avviano le indagini. Nelle scorse ore l’arresto è stato convalidato e per l’uomo è stata disposta la permanenza in carcere. In passato, infatti, era già stato protagonista di episodi di rapine violente e dopo i fatti di giovedì aveva cercato di rendersi irreperibile per sfuggire alla giustizia.
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