Rapinata e sequestrata in città, presa la banda
Rapinata e sequestrata per 20 minuti. Legata, picchiata e abbandonata per 13mila euro. I fatti risalgono allo scorso 6 giugno, quando una 40enne ha visssuto la sua peggior giornata.
La donna, dipendente della ditta Cirsagest S.p.A di Lonato che effettua manutenzione alle slot machine ma provvede anche al ritiro e consegna degli incassi, utilizzando per il proprio lavoro un furgone con una cassaforte nel vano di carico, era stata presa di mira da due uomini all'interno del parcheggio del bingo di via Somalia.
Qui era stata costretta a salire sul mezzo e dopo aver rimediato due violenti pugni in viso, costretta ad aprire la cassaforte. Preso il denaro - 13mila euro - i due uomini l'hanno legata e tenuta nel furgone per poi abbandonare il mezzo in via dei Mille. Qui la donna era stata soccorsa. Mentre i due stranieri facevano perdere le loro tracce.
Una fuga durata fino al 9 luglio, quando grazie all'analisi minuziosa delle risultanze investigative, la Squadra Mobile, ha arrestato a Milano due individui di origine dominicana.
Tra i concorrenti nella rapina anche l’addetto alla vigilanza della sala bingo, un senegalese residente a Brescia in via Milano, che in contatto telefonico con gli esecutori materiali ne favoriva l’ingresso e l’uscita dal cortile interno della struttura e segnalava loro il momento in cui aggredire la parte offesa.
In tutto sono quattro le misure cautelari emesse nei giorni scorsi dal Gip del Tribunale di Brescia. In carcere, infatti, è finita anche una quarta persona, pure di origine senegalese, residente a Como, il quale avrebbe reclutato i due esecutori materiali sudamericani presentandoli al basista. Quest’ultimo veniva rintracciato e arrestato nella prima mattinata del 17 luglio mentre si trovava in un appartamento di Brescia in via Zendrini, ospite di alcuni connazionali.
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