Rapina e violenza sessuale il pusher rimane in carcere

Lo spacciatore aveva approfittato della ragazza dopo averla rapinata del cellulare. Il gip ha convalidato l'arresto della Locale
Violenza sessuale (archivio)
Violenza sessuale (archivio)
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Custodia cautelare in carcere confermata per il pusher 46enne tunisino che a metà settembre ha rapinato e violentato una 25enne tossicodipendente bresciana in uno stabile dismesso in via Nicolini in città.

Lo straniero è comparso davanti al giudice per l’interrogatorio di garanzia, al termine del quale è stata confermata la misura cautelare che era stata eseguita dalla Polizia Locale di Brescia. Gli uomini del Comando di via Donegani avevano infatti raccolto la denuncia della giovane donna che aveva raccontato di essere stata prima rapinata del telefono cellulare e poi attirata in una zona isolata dove si è consumata la violenza sessuale.

Quando è stato arrestato, due mesi dopo, il pusher è stato trovato in possesso della sim card del telefono rubato alla donna. Un cellulare nuovo che le era stato regalato poche ore prima da una persona che la stava aiutando.

Il 46enne è stato individuato dagli stessi agenti che lo avevano già arrestato per droga, non lontano dalla baracca abbandonata in cui vive e in cui è stato più volte controllato.

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