Rapimento di Rosa, Ali Qasib potrebbe essere in Pakistan
«Mi chiedeva di divenire musulmana, mi proponeva una nuova vita in Pakistan. Mi sono ritrovata a gestire una situazione più grande di me. A quel punto ho deciso di denunciarlo». A parlare a Chi l’ha visto, trasmissione di Rai3 che ieri sera ha aperto la stagione occupandosi del caso di Rosa Di Domenico - la 15enne scomparsa da Sant’Antimo (Napoli) - è una delle ragazze che Ali Qasib, il 28enne pakistano di casa alla Badia, contattò in passato, derivandone almeno due denunce. Come e prima di Rosa, svanita il 24 maggio.
I sospetti dei genitori si concentrano da sempre sul 28enne conosciuto dalla figlia in chat. Di quelle denunce avevano parlato, intervistate dal GdB, le sorelle di Ali Qasib, che dalla Badia si è allontanato dopo un litigio col padre lo scorso novembre, anche se le interpretavano come ritorsioni di ragazze rifiutate dal fratello. Sul conto del quale le due ragazze hanno fornito un dettaglio prezioso, lanciando un appello affinché rientri a casa e lasci libera di fare altrettanto Rosa, qualora la 15enne fosse con lui: «Non sappiamo come potrebbe tornare, perché non ha più documenti», negati dalla Questura per le sue pendenze con la legge. La domanda spontanea è: «Tornare da dove?».
La necessità di documenti lascia presupporre che le sorelle non escludano che Ali Qasib sia all’estero, forse in Pakistan, dove tuttavia neppure i parenti avrebbero sue notizie. Che Rosa possa essere con lui è l’ipotesi di cui sono convinti i genitori, che sottolineano la serialità del suo contattare giovani ragazze occidentali, benché già sposato in Pakistan, alla stregua di un «reclutatore».
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