Raid razzista al bar: «Non so se riaprirò, sono spaventata»

Parla la proprietaria del bar preso di mira nella notte con insulti e svastiche. Solidarietà dalla politica, Bazoli: «Gesto intollerabile»
REZZATO, RAID RAZZISTA AL BAR
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«Non so se riaprirò il bar. Ora sono spaventata e turbata. Mi ha colpito che nessuno negli appartamenti vicini abbia sentito i rumori e denunciato». 

Lo ha detto Madiha Khtibari, proprietaria del bar di Rezzato preso di mira da un raid razzista e sessista con insulti ed una svastica disegnati sul pavimento. 

La donna ha chiuso temporaneamente l'attività. «Spesso ricevevo apprezzamenti insistenti dai clienti e anche minacce verbali. Per questo preferivo sempre farmi accompagnare all'apertura e alla chiusura del bar», ha raccontato.

Sul caso è intervenuto Alfredo Bazoli, capogruppo del Pd in commissione Giustizia alla Camera: «Ancora una volta i fantasmi dei rigurgiti neofascisti colpiscono Brescia. Dopo le scritte ingiuriose e gli ordigni messi davanti alla casa del sindaco di Collebeato, reo di ospitare sul suo territorio alcuni immigrati sotto protezione internazionale, ora è il turno di Rezzato, dove un bar gestito da una ragazza di origine marocchina è stato vandalizzato da scritte razziste e inneggianti al nazifascismo. Brescia è una comunità ospitale e democratica, e non può tollerare queste continue provocazioni inaccettabili e violente, tanto più oggi, in una giornata dedicata al ricordo del più infame lascito dei regimi nazifascisti, i campi di concentramento. Nel manifestare la mia personale solidarietà alla ragazza vittima di questa vigliaccata, auspico la ferma reazione della comunità civile bresciana e delle istituzioni democratiche. Queste provocazioni indegne vanno stroncato sul nascere». 

Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana-Leu auspica «una risposta dura ed immediata dello Stato», mentre Emanuele Fiano, deputato del Pd, condanna «l'ennesimo episodio di violenza e razzismo, l'ennesimo gesto di chi inneggia all'orrore del nazismo». «Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza alla ragazza vittima di questo vile gesto - aggiunge -. Combatteremo insieme questi rigurgiti di neonazismo. Le istituzioni democratiche e repubblicane sono più forti di chi agisce di notte, nell'ombra, per imbrattare muri e distruggere vetrine, e le forze dell'ordine sapranno presto individuarne gli autori. E siamo certi ancora di più oggi, Giorno della Memoria». 

 

 

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