Raid razzista a Collebeato, «gravissimo episodio intimidatorio»
Anci Lombardia con tutti i sindaci e gli amministratori locali della regione esprimono «vicinanza e attenzione» al sindaco di Collebeato, Antonio Trebeschi, e alla sua famiglia, dopo l'episodio intimidatorio di domenica, quando alcune persone hanno imbrattato con scritte razziste e svastiche la sede del Comune e la casa in cui alloggiano alcuni ospiti Sprar e hanno fatto esplodere una sorta di bomba carta nella cassetta della posta dell'abitazione del primo cittadino.
«Un gravissimo episodio intimidatorio che ha preso di mira non solo la sua persona ma anche la sua famiglia e l'intera comunità impegnata in un percorso di accoglienza legittimo e condiviso - ha detto il presidente Mauro Guerra -. A tutte le persone coinvolte in questo vile episodio esprimiamo la nostra solidarietà e attenzione».
«I sindaci, primi rappresentanti dello Stato per i cittadini, con il loro quotidiano impegno per assicurare la sicurezza, lo sviluppo e la coesione sociale dei loro territori, esprimono una delle forme più importanti e valorose di volontariato civile, facendosi carico in prima persona di problematiche e rischi che vanno ben oltre la loro responsabilità e la loro autorità concrete», ha aggiunto Guerra.
«L'attacco di stampo neonazista e antidemocratico subito dal sindaco Trebeschi, che fermamente condanniamo e sul quale confidiamo sia fatta quanto prima chiarezza - ha concluso il presidente - evidenzia la fragilità del contesto in cui siamo chiamati ad adempiere alle nostre funzioni e richiede una riflessione seria per riportare le comunità tutte a saldarsi attorno ai valori della democrazia e della convivenza pacifica».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato