Raccolta differenziata: il Comune di Brescia ferma la distribuzione dei sacchi dell’umido
Si levano perplessità e qualche borbottio tra i cittadini residenti del Comune di Brescia muniti di tessera per aprire le calotte dei cassonetti che si sono visti consegnare in questi giorni solo i sacchetti gialli per la raccolta differenziata della plastica e non, come accadeva in passato, anche quelli da inserire nel cestino dell’umido, bustine che, seppur delicate e a volte leggerissime, svolgevano comunque il loro compito.
Secondo quando appreso contattando la Loggia la decisione - che era già stata presa nei mesi scorsi dagli uffici preposti dopo la consultazione con l’azienda che provvede alla raccolta dei rifiuti - sarebbe legata al fatto che, all’interno del contenitore marrone dell’umido, si possono utilizzare anche i molto diffusi sacchetti dei supermercati, biodegradabili e quindi smaltibili senza problemi con il contenuto di materiale organico che viene gettato nel relativo cassonetto a calotta.
Non ci sono dubbi sulla diffusione di queste bustine, ma resta il fatto che sono sempre più i bresciani che, alla ricerca di uno stile di vita più green, si recano a fare la spesa con sacchetti di tela, più resistenti e riutilizzabili più volte in maniera eco-friendly.
Inoltre, è doveroso sottolineare che mentre la bustina di plastica dei supermercati viene fatta pagare qualche centesimo, lo stesso non accadeva con i sacchettini verdi per l’umido che il Comune distribuiva insieme ai sacchi gialli della plastica.
Distribuzione che nei quartieri della città è in corso in questi giorni a Porta Venezia, mentre la scorsa settimana era stato il turno di Porta Cremona Volta. Non sono mancati i commenti risentiti dei cittadini fuori dalle sale nelle quali si è provveduto alla distribuzione, delusi dalla mancanza dei sacchetti verdi e alla ricerca di spiegazioni da parte di chi di dovere.
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