Raccoglieva fondi per i terroristi: bloccata cellula bresciana
Sarebbero due cellule legate all'organizzazione qaedista siriana Jabhat Al Nusra quelle sgominate nell'operazione antiterrorismo di Polizia e Guardia di Finanza che ha portato all'arresto di diverse persone e ad una ventina di perquisizioni tra Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Sardegna.
Secondo quanto accertato dagli investigatori, le due cellule, che operavano da Brescia e da Sassari, erano autonome ma avevano un punto di contatto: un soggetto che aveva rapporti con entrambi i gruppi.
L'operazione è scattata al termine di due distinte indagini, coordinate dalla Procura nazionale: una condotta dagli uomini dello Scico e della Guardia di Finanza di Brescia, l'altra dal Servizio contrasto al terrorismo esterno dell'Antiterrorismo della Polizia.
Il lavoro degli uomini delle Fiamme Gialle ha consentito di scoprire un'associazione a delinquere composta da dieci siriani e finalizzata al riciclaggio e all'abusiva attività di erogazione dei servizi di pagamento in diversi paesi, europei e non: oltre all'Italia, la Svezia, l'Ungheria e la Turchia.
Per due di loro, inoltre, è scattata la contestazione di finanziamento al terrorismo: avrebbero raccolto fondi all'interno delle comunità islamiche per poi inviarli in Siria per il sostentamento dei gruppi terroristici.
L'indagine della Polizia ha invece portato la Digos di Sassari all'individuazione di quattro militanti siriani e marocchini che facevano parte dell'altra cellula di supporto a Jabhat al Nusra. Le accuse ipotizzate nei loro confronti sono associazione con finalità di terrorismo, finanziamento del terrorismo e intermediazione finanziaria abusiva.
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