Quirinale, Sardine in piazza Vittoria: «Ragazzi, giudizio»
Il ritorno fisico in piazza delle Sardine è per affidare ai grandi elettori un monito mutuato dal lessico familiare di David Sassoli: «Ragazzi, giudizio».
Il richiamo che il compianto presidente del Parlamento europeo rivolgeva ai figli è stato ripreso dalle Sardine bresciane in occasione dell'ormai prossima elezione del presidente della Repubblica.
Numerose le associazioni e le realtà aderenti, che si sono presentate oggi pomeriggio sul palco allestito in piazza Vittoria: Rete Antimafia Brescia, Coordinamento Democrazia Costituzionale Brescia, Brescia per Mediterranea e Sinistra Italiana, solo per citarne alcune. Decisamente ridotto, invece, il parterre degli astanti. Tutti però concordi nel sottoscrivere il duplice invito rivolto al mondo politico «che richiamiamo alla dignità e al rispetto della nostra Costituzione».
Lo ha ribadito Serena Uberti, del coordinamento delle Sardine: «Lo spettacolo, parimenti indecoroso, cui avevamo assistito nella precedente tornata aveva portato all'elezione di Mattarella, che è stato un grande presidente. Speriamo che vada anche questa volta così. Ma dover sperare e dover richiamare alla dignità i nostri rappresentanti è triste. La politica è anche fatta di trattative e compromessi, ma non a questo livello».
E il sospiro di sollievo per il passo indietro di Berlusconi, si è accompagnato all'entusiasmo nei confronti di Elisabetta Belloni, nome a sorpresa emerso nelle scorse ore. «È una delle prima candidature che sentiamo e che non ci faccia storcere il naso. Tutti purché non sia Berlusconi non può essere la linea che guida l'elezione di un presidente della Repubblica. Sarebbe ora di una donna e non può essere una donna qualsiasi».
«La Costituzione assegna a chiunque svolga delle pubbliche funzioni il compito di svolgerle con onore e disciplina. Non è possibile che personaggi che si sono distinti per aver operato a danno della Costituzione siano presi in considerazione per il Quirinale» ha aggiunto Giulia Venia del Coordinamento Democrazia Costituzionale.
In chiusura di Franca Roberti di Sinistra Italiana: «Questa elezione dev'essere volta al rispetto del nostro Paese, ad elevarne la dignità nel mondo. Chi verrà incaricato dovrà essere paladino della Costituzione, che è baluardo ad una serie di pericoli l'Italia corre in questi tempi incerti».
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