Questura setaccia il Carmine: 15 espulsi e 10mila euro di multe

Polizia di Stato impegnata insime ad Ats e Polizia Locale per «la qualità della vita di un intero quartiere»
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Cresce l'attenzione della Questura nei confronti del Carmine con una serie di controlli potenziati, utilizzando il personale del Reparto Prevenzione Crimine, negli orari serali e notturni. In una nota diffusa in giornata infatti via Botticelli ha sottolineato come si tratti di operazioni volte a «mantenere le condizioni di un’autentica tranquillità pubblica, che hanno portato nelle ultime settimane a identificare 300 persone, con cinque soggetti deferiti all’Autorità Giudiziaria per reati inerenti la legge sull’immigrazione e quella sugli stupefacenti».

In particolare l'ufficio Immigrazione ha espulso dal territorio nazionale 15 soggetti di cui 6 accompagnati direttamente alla frontiera,  «in prevalenza di nazionalità albanese e marocchina,  resisi responsabili di risse, trovati spesso in stato di alterazione alcolica che ponevano in essere comportamenti di inciviltà, con violazione dei valori e delle regole sull’uso degli spazi pubblici, - scrive la Questura - pregiudicando la qualità della vita e il vivere ordinato di una comunità e di un intero quartiere».

In collaborazione con l’ATS, la Polizia Locale e la direzione territoriale del Lavoro la Questura ha effettuato controlli mirati ai locali presenti in «Via Rua Sovera, Via San Faustino, Contrada del Carmine, dove ogni ente per le specifiche competenze in materia igienico sanitaria, commerciale e giuslavoristica, ha rilevato infrazioni e sanzionato amministrativamente i locali controllati per un ammontare complessivo di oltre 10.000,00 Euro, oltre a provvedere alla chiusura temporanea di un locale in attesa di conformarsi ai regolamenti igienico – sanitari. Il Questore ha provveduto a chiudere un locale in Contrada del Carmine in base all’art. 100 TULPS, provvedimento di tipo  cautelare con finalità di prevenzione nella materia dell’ordine pubblico e a tempo limitato come espressamente previsto dalla legge, e dunque eccezionale rispetto agli ordinari poteri normativi di chiusura, anche definitiva, che in base alla legge sono in capo agli Enti su indicati».

 

 

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