Quella differenza tra amici e conoscenti

La natura non ci ha fornito le dita per contare i veri amici perché dieci sono troppi
Amiche - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Potrei giurarlo, alla fine tutti avranno avuto almeno un amico speciale, anche quelli che frequentavano solo se stessi, perché non potevano farne a meno. La natura non ci ha fornito le dita per contare i veri amici perché dieci sono troppi.

Per questo bisogna sceglierli con cura, separando la lana dalla seta poiché con molti si imbastiranno solo «zingarate», mentre in pochi altri troveremo i puntelli che ci potranno sorreggere «nell’inverno del nostro scontento». Non è facile racchiudere l’amicizia dentro una definizione, essa è come il mastice miracoloso di «Zì Dima» che ripara le spaccature della giara nuova che tutti abbiamo intorno.

È la quiete improvvisa in mezzo alla tempesta, è come la lampara che indica in mare la presenza dei pescatori quando è buio pesto e tutto sembra andare storto. Niente è meglio di un’amica che ci invita a prendere un caffè proprio mentre «cade la tristezza in fondo al cuore» e ci salva dalle nostre apprensioni con una risata. È un genere di affiatamento che non fa distinzioni di genere. L’idea diffusa che fra uomini e donne vi possa essere passione, amore ma non amicizia sembra piuttosto superata.

Questa non è un’equazione algebrica che chiude fra parentesi tonde la formula matematica dell’amore, quantomeno non sempre. Si diventa amici per caso o per affinità elettive e si migliora invecchiando insieme. Basta un’occhiata per comprendersi, avendo l’accortezza di conservare la memoria per quanto abbiamo preso, dimenticando ciò che abbiamo dato. Gli opportunisti tendono a considerare gli amici come dei buoni investimenti, usandoli come cappotti quando fa freddo o come fazzoletti per soffiarsi il naso. Succede spesso che gli onesti se ne accorgano e non sempre siano disposti a perdonare il calcolo.

Diciamocelo, tutti sentono il bisogno di un amico particolare, uno di quelli che resta seduto nella nostra cucina quando gli altri si allontanano. Le donne dovrebbero avere un’amica che controlla sul suo orologio il tempo delle contrazioni mentre hanno le doglie, una che ricorda il loro compleanno senza scriverlo sul calendario e telefona all’improvviso per dire: «passo a salutarti, prepara la moka».

Le relazioni hanno tante sfumature che possono essere colorate anche a distanza perché l’affetto vive in mille posti diversi. Per comprenderne l’autenticità basta saper gioire di ciò che rende felici gli altri. È questa l’unica vera distinzione fra conoscenti e amici.

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