Quel lacrimogeno del '68 riaffiorato in via Corsica
Ai piedi di un albero. In un'area verde a ridosso di via Corsica. È riemerso così quel vecchio lacrimogeno risalente nientemeno che al 1968, come si evince dalla malconcia etichetta che tuttavia ancora resiste sull'involucro, segnato dagli anni ma ancora complessivamente in arnese.
Scoperto per caso, è stato oggetto di un intervento degli artificieri del 10° Reggimento Guastatori dell'Esercito, che nel primo pomeriggio lo hanno recuperato su disposizione della Prefettura. Gli specialisti in divisa hanno confermato rapidamente che si trattava per l'appunto di un lacrimogeno, escludendo così che potesse trattarsi di un ordigno (magari artificiale). In ogni caso, visto il contenuto gassoso e il tempo trascorso dalla sua fabbricazione, era ragionevole qualche preoccupazione.
Come sia finito in via Corsica resta mistero. Ma vista la data di fabbricazione e il fatto che quello fosse un modello di lacrimogeno in uso alle forze dell'ordine (recita l'etichetta: «Artifizio Unificato Mod. 60 a caricamento lacrimogeno») non si può escludere che costituisca un estremo retaggio di una stagione di tensioni sociali che pervase l'Italia tutta, Brescia inclusa.
Un interrogativo destinato a restare tale. Tanto più che l'oggetto rinvenuto sarà presto distrutto: sarà infatti conferito al 3° Cerimant di Milano (Centro Rifornimenti e Mantenimento dell'Esercito) al quale vengono di consueto affidati armi e materiali annessi già corpi di reato o comunque recuperati come in questo caso in vista del loro definitivo smaltimento.
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