Quarta corsia sull’autostrada A4 e patto per Brescia: l’idea piace anche ad Ance e Artigiani

Il tavolo di lavoro proposto dall’on. Casasco si allarga Deldossi: «Un’occasione». Agliardi: «Concretezza»
Traffico in A4 - Foto Pierre Putelli/Neg © www.giornaledibrescia.it
Traffico in A4 - Foto Pierre Putelli/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Il tavolo si fa sempre più grande. A rispondere alla «chiamata», nel nome di un patto per Brescia sulle infrastrutture invocato dall’on. Maurizio Casasco (Forza Italia), sono anche Ance e Associazione Artigiani.

La miccia che può scandire il via al confronto operativo è il progetto di ampliamento dell’autostrada Brescia-Padova, un’operazione dalla quale la nostra provincia vuole partire per rafforzare la rete territoriale degli svincoli e dei tratti rimasti «orfani» di strategia per troppi anni: dalle valli ai laghi fino a rimarcare la strategicità dell’aeroporto di Montichiari.

Sicurezza

Lo sviluppo dell’asse della A4 è quindi un’occasione per pianificare e investire valorizzando il sistema Brescia. «Aderiamo con convinzione all’iniziativa nella convinzione che non si tratti di uno dei tanti tavoli dove a prevalere sono le enunciazioni, bensì di una regia fondamentale per l’economia del Bresciano» annuncia Massimo Deldossi, presidente dell’Ance, l’associazione dei costruttori nostrana. Il numero due nazionale degli edili rilancia l’appello di Casasco, convinto che «su tale tematica si faccia squadra tra tutte le forze di Brescia, nessuna esclusa». Ance Brescia, quindi c’è, in sintonia con la posizione del presidente dell’associazione lombarda, Tiziano Pavoni.

«La nostra provincia è ai primi posti dell’economia nazionale e ai vertici delle economie provinciali europee - ricorda Deldossi -. L’ampliamento della A4, peraltro in diretto collegamento con la BreBeMi, è un intervento d’interesse regionale, ma pure dell’intera dorsale est-ovest del nord Italia, con tutte le ricadute sui dinamici distretti produttivi che la caratterizzano». I vertici dell’Ance locale sono convinti che serva un deciso intervento su vincoli, nuovi tratti di collegamento o ampliamento di arterie vetuste e inadeguate, con il risultato di garantire una maggiore sicurezza stradale, «tema - sottolinea il presidente - non indifferente per la qualità della vita dei cittadini, a maggior ragione se consideriamo la pericolosità di molti tracciati stradali».

Per questo, anche dall’osservatorio dei costruttori emerge la necessità di migliorare l’accesso e l’uscita delle migliaia di persone che si spostano da ovest, ovvero da Valcamonica, Sebino e Franciacorta; da est, dal Garda e dalla Valsabbia; da sud e, quindi, dalle principali direttrici della Bassa e da nord, vale a dire dalla Valtrompia. «Il traffico è aumentato esponenzialmente - ricordano i vertici di Ance Brescia -: servono dunque interventi corali per evitare che collettivamente si spendano ore ed ore in coda, con pesanti danni per i cittadini, le imprese e l’ambiente».

Sistema

La disponibilità a un lavoro per approntare una strategia di territorio arriva anche dal presidente dell’Associazione Artigiani Bortolo Agliardi. «Più volte a Brescia si è parlato di fare sistema. A mio avviso la squadra già esiste, basti pensare al lavoro realizzato per il libro bianco delle infrastrutture».

Agliardi pone però i fari sulla praticità: «È certamente positiva la proposta dell’on. Casasco e la appoggiamo, ma siamo altresì convinti che questa occasione non debba arricchire il grande libro dei sogni che ha lusingato spesso Brescia. Crediamo che approssimandosi la scadenza della concessione autostradale sia ghiotta l’opportunità di chiedere impegni formali di programma all’attuale concessionario o a chi deciderà si concorrere per la gestione, per fare sì che questa pianificazione non resti una promessa lusinghiera non tradotta in opere» conclude il presidente.

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