Quarantuno anni fa moriva San Paolo VI, il Papa della modernità
Il 6 agosto 1978, a Castel Gandolfo, moriva Paolo VI, Giovanni Battista Montini avrebbe compiuto 81 anni il mese successivo. Il fisico del pontefice bresciano, nato a Concesio, già provato dall’età e dalla fatica del papato, aveva subito un colpo pesantissimo dall’uccisione del suo amico fraterno Aldo Moro, lo statista democristiano rapito dalle Brigate Rosse. Paolo VI è stato un Papa molto più che moderno, un Papa del futuro.
Un Papa che è stato costruttore della civiltà dell’amore, difensore della vita umana, della pace e del vero progresso dell’umanità, proclamato santo da Papa Francesco il 14 ottobre 2018.
La più bella definizione di Montini è sicuramente quella data da padre Antonio Marrazzo. Il postulatore della Causa di canonizzazione in anni di studi, di lettura delle carte, di approfondimento delle testimonianze ha potuto conoscere Paolo VI nel profondo, apprezzandone (e facendo conoscere ancora di più) la grande forza profetica. Il primo uomo moderno divenuto papa, per usare le parole del cardinale Paul Poupard.
Quarantuno anni fa, quindi, si concludeva il pontificato montiniano iniziato il 21 giugno 1963.
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