Quando la figlia (o il fiatone) aiutano a smettere
Marco, Federico, Vitaliano: tre esempi di come si possa smettere di fumare grazie alla forza di volontà.
AA
Marco
Ho smesso di fumare esattamente un anno fa, era una solita mattina che iniziava con una solita sigaretta, ormai da 20 anni il solito rito della sigaretta mattutina.
Ebbene, l’ho fumata tutta e quando l’ho spenta mi sono detto: «Certo che sei proprio un cretino a fumare»... e da allora senza alcuna fatica ho smesso completamente, e mi sento benissimo, ho molto più fiato, sento bene i sapori e gli odori e non ho più né tosse né catarro. Ho iniziato a fumare a 14 anni e ho smesso a 34 anni, fumavo un pacchetto e mezzo al giorno, oltre alla salute mi ci pago le ferie tutti gli altri... non li rispamio, me li godo i soldi invece di usarli per uccidermi!
Federico
Ho 44 anni e 11 mesi fa, nel fare una scalinata ripida vidi un ragazzino sui 10 anni che saliva la rampa più velocemente di me senza accusare nessuna fatica (a differenza di me). Da allora ho buttato via il pacchetto, (fumavo una media di 10 sigarette forti al giorno), ho fatto un bella serie di esami per vedere se era tutto a posto, e dopo anni di vita sedentaria ho deciso di dedicare ogni giorno almeno 40 minuti di attività fisica svolta quasi sempre la mattina presto appena alzato.
Risultato: ho perso 22 kg, tenendo lontano il vizio del fumo. Posso affermare che, almeno per il mio caso, un grandissimo aiuto per smettere me l’ha dato lo sport. Ora mi sento molto più tonico e sono spariti alcuni disturbi quali tosse frequente russamenti con apnee notturne, gastrite e reflusso esofageo. Consiglio a tutti di provare a fare come me: è vero ci vuole volontà, ma vi assicuro che sport non esasperato, ma costante, allontana il vizio del fumo per cui i vantaggi sono multipli!!
Vitaliano
Salve. Vivo da poco a Brescia e purtroppo tra qualche mese tornerò in Calabria, ma vorrei raccontarvi come ho smesso di fumare, e così magari potere essere da stimolo per qualcuno. Fumavo, circa 25 anni fa, 25/30 sigarette al giorno. Come tutti ho iniziato per gioco con gli amici. Fumare mi piaceva, mi dava la sensazione di essere con gli amici, mi appagava e mi lasciava il tempo di pensare, avvolgendomi con le volute del fumo azzurrognolo - dalla sigaretta - e poi grigie - dal mio respiro. Un giorno, subito dopo pranzo, stavo andando alla finestra o al balcone per fumare la sigaretta canonica della digestione - non ho mai fumato in macchina o in presenza dei miei e di altrui bambini - vengo raggiunto da mia figlia (6 anni) che mi guarda e dice: papà, mi avevi promesso che non avresti più fumato! La promessa non so se l’avevo fatta, ma mia figlia mi indicava un semaforo: per la sigaretta era rosso. Pensai che forse non avrei mai potuto indicarle dei semafori nella vita se io non avessi rispettato il segnale di quello che lei mi stava indicando. L’ho guardata, ho biascicato: se te l’ho promesso lo mantengo; le ho consegnato il pacchetto - che ho accarezzato - per la pattumiera e da quel giorno - pur ogni tanto godendo del fumo di qualcuno che cammina davanti a me - non ho più toccato una sigaretta. Volontà - ce ne vuole tanta - paura di commettere uno sbaglio nei confronti di mia figlia, stimolo giusto, ma ce l’ho fatta. Spero che altri possano farlo. Ad maiora.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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